Grace Kelly: “Caccia al ladro” il film del destino

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Di Federica De Candia

“Grace Kelly recitava come Fred Astaire ballava. Faceva sembrare tutto così facile. Alcuni dissero che interpretava semplicemente se stessa. Ma è la cosa più difficile per un attore”. Questo raccontava di lei Cary Grant. La vecchia Hollywood annovera lui tra i grandi seduttori. Si innamorò di Grace Kelly, a 51 anni, mentre giravano a Montecarlo “Caccia al ladro” di Hitchcock. Nel film, lei era tra le braccia di Cary, ma grazie al maestro del brivido e allo stesso film, si ritrovò tra quelle del principe Ranieri.

Giravano al porto alle prime luci dell’alba, forse la famosa scena in cui Grace raggiungeva a nuoto Cary, quando Ranieri di Monaco tornava da una battuta di pesca con gli amici. In un libro di memorie dello stesso Grant si leggono i particolari dell’incontro: “La vide i pantaloncini corti, e gambe bellissime..”. Soli undici mesi dopo era principessa di quel regno. A palazzo Grimaldi, Cary fu sempre accolto come amico; nonostante il suo dichiarato innamoramento per l’attrice, riuscì a simpatizzare con il principe. E quando Grace morì, fu l’unico degli attori della grande Hollywood ad essere presente ai funerali. Lo stesso posto, i prati a strapiombo in cui 28 anni prima girò la scena del picnic, di “Caccia al ladro“, furono luogo del suo tragico destino.

Grace, lezione di regalità

Ma il nobile del principato, non fu l’unica pena d’amore per il bello Cary Grant. Perché Grace Kelly era già fidanzata con lo stilista Oleg Cassini, con cui ha rotto il legame per sposare Ranieri. Che a sua volta, stava per prendere in moglie Marilyn Monroe, con l’intento, segreto ma non troppo, di migliorare l’immagine di Monaco portando all’altare una star del cinema americano. “Ho creato io il look di Grace Kelly“, ha scritto nella sua biografia Oleg Cassini: “Si vestiva come una maestra. L’ho messa in abiti eleganti e discreti“. Il barboncino Oliver, la borsa ribattezzata ‘Kelly‘ creata da Hermès, gli occhiali scuri. Se tanto fascino fosse naturale o frutto di studiate ‘mise’, non è dato sapere.

Prima di incontrare il suo sposo, Grace Kelly si innamorò di un altro altolocato della nobiltà. Aveva rubato il cuore allo scià di Persia. Che per conquistarla la riempì di doni tra cui moltissimi gioielli. Ma alla proposta di matrimonio lei rispose con un cortese no. Anche se, pare, non abbia mai restituito i gioielli avuti in dono. 

Fatale tinto di giallo

Alfred Hitchcock, era uno che raccontava l’orrore, ma con vibrante stile. Sono in molti a sostenere che provasse per Grace Kelly un irrefrenabile amore platonico. L’incontro amoroso più singolare, fu tra il regista e la sua icona insostituibile, Grace. “Lasciatele ancora un anno di tempo e diventerà una delle più grandi dive che si siano mai conosciute”: queste le parole del suo principale estimatore, che per lei inventò la definizione “Ghiaccio Bollente“. Fra l’ideale di donna che il mago del brivido amava (bionda, eterea, fredda e altera), l’attrice di Filadelfia, raffinata come una dea, restava la sua preferita. Lei, lasciò al profilo più noto del cinema in giallo, l’importante onere di scopritore di talento e procuratore di matrimonio.

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