La guerra scoppiata in Ucraina, dopo l’attacco della Russia di Vladimir Putin, si è propagata sotto altre forme anche nel mondo sportivo. Il mondo dei motori, con la Formula 1 in testa, non è stato di certo a guardare e ha applicato delle proprie sanzioni all’universo russo. La scuderia americana Haas ha licenziato Nikita Mazepin ed interrotto i rapporto con lo sponsor bolscevico e Liberty Media ha cancellato dal calendario il Gran Premio di Russia. L’organizzatore della corsa non ha preso bene, ovviamente, questa decisione improvvisa.

Gran Premio di Russia, il numero uno della corsa: “Non è corretto quello che è successo”

Ecco le parole dell’organizzatore del Gran Premio russo ospitato da Sochi:

“Collaboriamo con FIA e Formula 1 da molto tempo e nonostante questo ci hanno dato solo dieci ore di preavviso sulla loro decisione”, ha affermato il capo organizzatore del Gran Premio di Russia. “Siamo stati informati unilateralmente senza che la nostra posizione al riguardo fosse ascoltata. Riteniamo che tutti i passaggi legali intrapresi prevedano un’analisi aggiuntiva. Al momento non ha senso parlare di cosa potremo fare o raggiungere, anche se resta il fatto che porteremo avanti qualcosa dal punto di vista legale. Siamo fermamente convinti del fatto che quanto successo non sia corretto. All’ordine del giorno c’è anche l’argomento relativo ad un rimborso, visto che la quota di iscrizione al mondiale è già stata parzialmente pagata e Formula 1 sarà chiamata a rimborsarla”.

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