Cinema

“Grand Hotel Excelsior”, mentre Paolo Rossi segnava al mondiale

Gente che va, gente che viene. Tra il campanello della reception, e il fischio di un arbitro. Perché le scene si giravano, rigorosamente, in base agli orari delle partite di calcio della mitica nazionale del mondiale 1982. “Grand Hotel Excelsior“, stasera in tv Celentano, Montesano, Verdone e Abatantuono. Quando Vittorio convinse il padre Mario a far uscire il film a Natale, con tutti i grandi attori che avevano sotto contratto alla Cecchi Gori Group.

Un Grand Hotel azzurro

Grand hotel Excelsior, foto da Amazon e Davinotti

ELEONORA GIORGI, FERNANDO CERULLI, TIBERIO MURGIA, ARMANDO BRANCIA, ALDINA MARTANO, FRANCO DIOGENE. Tutti in scena lontano da Dino Zoff, Paolo Rossi e compagni. Con un occhio all’orologio. E tutti dovranno vedersela con l’imprevedibile e dispotico Direttore d’albergo Taddeus (Adriano Celentano), che vanta come avo il grande Zaccarias, eccelso come il suo Hotel. Una commedia del 1982 diretta da Castellano e Pipolo. Che del vecchio film del 1932 “GRAND HOTEL” di Goulding, mantiene solo la struttura a episodi. Tra i clienti dell’hotel c’è pure il grande NicolinoMago di Segrate” (Diego Abatantuono), mago “casereccio“, comunque dotato di grandi poteri paranormali. E della magia delle rime: “Come diceva l’arcangelo Gabriello: mo’ vi lascio e vado nel tinello”.

La capricciosa signorina Vivaldi (Eleonora Giorgi), è una cliente affezionata dell’Hotel, innamorata del proprietario. Egisto Costanzi (Enrico Montesano), rimasto vedovo, fa il cameriere al Grand Hotel, ma vergognandosene fa credere alla figlia Adelina (Daniela Introini), che studia in un collegio a Ginevra, di essere un ricco uomo d’affari che alloggia in albergo. Fingendo una partita pomeridiana a tennis con il BARONE ROTHSCHILD, o un viaggio di lavoro a Bruxelles. E quando la figlia arriva a sorpresa per festeggiare il compleanno del padre, tutti collaborano alla messa in scena. Alla sua partenza, la ragazza dice all’amato genitore: “anche se tu fossi un cameriere mi piaceresti lo stesso!”. Vicenda ispirata al film “Totòtruffa 62“, scritto proprio da Castellano e Pipolo

Il pugile detto Tornado Joe

Arriva anche il pugile burino Pericle Coccia (Carlo Verdone), che preferisce le donne agli estenuanti allenamenti del suo manager Bertolazzi (Armando Brancia che recitò in “Amarcord” di Fellini). Insieme dormiranno nella stanza 267. Pericle va fino a Genzano, per il “Meeting del Guanto d’oro”, passando per Tivoli con il torneo Open, fermato soltanto a Velletri dove ha subito un duro knock out; per poi combattere contro Bruno Bertone, interpretato da un vero pugile professionista, Domenico Adinolfi. Campione europeo di boxe dei dal 1974 al 1976, e campione italiano imbattuto dei pesi massimi. Ritiratosi definitivamente dall’attività agonistica pochi mesi dopo la fine delle riprese del film. Con la partecipazione di Enzo Andronico (allenatore di Bulldozer a bordo ring), e appare anche Claudia Mori in un bacio fuggente a Taddeus. E una giovane Rita Rusic, futura signora Cecchi Gori, che interpreta l’avvenente signorina che passeggia nel prato mentre il direttore Taddeus sta passando la falciatrice.

In una scena di “Grand Hotel Excelsior“, girato all’Hotel Regina Palace di Stresa sul Lago Maggiore, l’aitante pugile deve correre intorno al perimetro dell’Hotel; ed è ispirata a quando Sergio Leone disse a Verdone di farsi due giri dell’isolato per avere un’aria più sconvolta prima di un ciak di “Un sacco bello“. Ma Verdone, non volendo fare i giri perché l’edificio era molto grande, aspettò fermo da una parte. Appena iniziate le riprese, Leone gli diede uno schiaffo: perché affacciato alla finestra, non lo aveva visto passare. Lo stesso Pipolo racconta l’aneddoto di Carlo Verdone che era solito portarsi dietro una strana misteriosa valigetta. Un giorno venne aperta per dare un’aspirina ad Adriano Celentano per il mal di testa, svelando il contenuto di medicinali. E il set resta famoso anche per gli innumerevoli scherzi che subiva Montesano dagli altri attori; tanto da indurlo a pensare di abbandonare il film.

Sto lievitando!

“È vero che ha avuto riconoscimenti in tutto il mondo?
Sì, effettivamente sono stato riconosciuto, diciamo, in quasi tutte le parti del mondo. Pure vicino a casa mia una volta mi hanno riconosciuto”.
La modestia del mago, con ‘l’ecceziunale’ tocco di Abatantuono, che regalerà alla storia il suo “svulazzo”. E che si esibirà anche in una vera “lievitazione” dal balcone della camera d’albergo, tra lo stupore generale, e con un epilogo inaspettato! Citando e scomodando anche Giucas Casella, superato dal nostro mago insegnante di “Paragnostica” all’Università di Ustica. Parla della sua popolarità anche “FIGARO“, il quotidiano francese che in un articolo avrebbe scritto che il Mago di Segrate è in grado di parlare con gli animali.

Le musiche del film sono del maestro Armando Trovajoli, con il maestro Carlo Rustichelli. C’è anche un adattamento del brano “Just an Illusion” del gruppo “Imagination“, un singolo tra i maggiori successi del 1982, in Italia e all’estero. La traccia musicale è sulla scena in cui Taddeus taglia l’erba ballando. Mentre il “Tico Tico” di James Last suona quando Celentano prepara il coktail, e la scena è stata filmata al bar dell’hotel con Eleonora Giorgi e Raf Di Sipio, diretta dallo stesso Celentano.

Federica De Candia Seguici su Google News

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