Grande rivincita ieri per Danilo Petrucci, con clamorosa vittoria alla quinta tappa della Dakar 2022. Sicuramente d’ispirazione la sua ascesa nel deserto, orgoglioso del trionfo dopo tutte le difficoltà incontrate. Dopo tante sventure, finalmente baciato dalla fortuna il ternano, vincitore grazie alla penalità di Toby Price, arrivato effettivamente per primo. Certo da non sottovalutare però il suo talento, con una maggiore carica tratta dagli stessi intoppi incontrati. Petrux entra così nella storia come primo pilota ad aver vinto una gara in MotoGP e una tappa nella Dakar. Tante le porte aperte ora per Petrucci, dopo la Dakar perfetto testimonial Ducati per la Desert X. Tanti a congratularsi. Jeremy McWilliams: “È come se un debuttante avesse vinto al TT”.

Petrucci e il grande successo in Dakar

Una maratona che non smette di riservare sorprese questa Dakar 2022. Così senza dubbio per Danilo Petrucci, finalmente pronto a godersi la folle avventura del rally più famoso al mondo. Un grande trionfo quello di ieri, sorprendentemente ottenuto dopo la penalità inflitta per eccesso di velocità a Toby Price, effettivo vincitore. Tappa così conquistata dall’alfiere KTM, anche se non è tutto da attribuire al pilota australiano.

Senza precedenti il talento dimostrato da Petrucci in questa Dakar, in graduale ascesa grazie soprattutto a tanta forza e determinazione. Un pilota che non si dà mai per vinto il ternano, come dimostrato dal notevole ritmo con cui è ripartito anche dopo la pesante penalità della seconda tappa.

A dispetto dei commenti di chi lo aveva dato per pazzo, da Marc Marquez a Valentino Rossi, tanti i grandi campioni a complimentarsi con Petrucci. Tra tutti, l’emozionante commento di Jeremy McWilliams:

È come se un debuttante avesse vinto al TT”, ha scritto il nordirlandese su Twitter, forse l’apprezzamento più bello ricevuto.

A dir poco alta la stima per Danilo Petrucci, sempre con ampi consensi tra compagni e addetti ai lavori, ora rafforzata dai sorprendenti risultati al suo debutto alla Rally Dakar. A dipingere perfettamente la situazione, il sondaggio lanciato da Glenn Irwin:

A Petrucci dovrebbe essere data una wildcard, su una MotoGP a sua scelta, in un circuito italiano nel prossimo mondiale”.

Per Domenicali, il perfetto testimonial della Ducati Desert X

Un successo clamoroso e inaspettato, con tante strade e diversi possibili scenari aperti per l’attuale pilota KTM. In prima fila, Claudio Domenicali, che sembra aver visto in Petrucci un perfetto testimonial per l’ultima Ducati Desert X. Un affare quello fiutato dal Direttore Generale di Borgo Panigale, immaginando così la potenziale stella della Dakar in sella a una moto fuoristrada lanciata per far rinascere la due ruote “da deserto”. Una categoria che andava per la maggiore negli anni ’80, apparentemente dura e pura, e che dalla Yamaha Ténéré alla Cagiva Elefant, Ducati, ha condotto alla vittoria miti come Hubert Auriol, Edi Orioli, Ciro De Petri e Claudio Terruzzi.

Terminati infatti gli accordi con la KTM per la MotoGP, Petrucci tornerà proprio quest’anno a far parte della famiglia Ducati in MotoAmerica. Un duro colpo per la KTM, che ha chiuso con il pilota il solo contratto per la Dakar, come per la Red Bull, con l’errore di non aver sponsorizzato il ternano. Florido invece il potenziale rapporto con la Ducati, vista la possibilità per Petrucci di partecipare anche a qualche futuro rally-raid. Probabilmente non con la Dakar, considerando gli impedimenti dell’attuale regolamento che vieta i motori con più di un cilindro. Ma chi può dire cosa riserverà il futuro.

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Liliana Longoni

(credit-foto-Danilo Petrucci (KTM Images)