Da oggi, primo luglio, il green pass europeo diventa una realtà e si potrà tornare a viaggiare per tutta l’Europa senza restrizioni. La certificazione sarà fornita in formato digitale e sarà stampabile. Qui in Italia sarà emessa dalla piattaforma nazionale del ministero della Salute.

Green pass: cos’è?

Il green pass è la certificazione ufficiale dell’Unione Europea, che permetterà ai suoi possessori di viaggiare per tutti i paesi dell’area Schengen senza venir sottoposti a quarantene e limitazioni. Sarà verificabile tramite un Qr code che ne garantirà l’autenticità.

Come si ottiene?

La certificazione sarà disponibile a 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose (qui in Italia anche dalla prima), per sei mesi una volta guariti da Covid-19 o tramite un tampone molecolare o antigenico nelle 48 precedenti la partenza.

Essa sarà scaricabile sul sito sul sito governativo dedicato, inserendo il codice ricevuto via mail o sms dal ministero della Salute e la propria identità digitale o codice fiscale. Inoltre per i meno avvezzi al web potrà essere richiesta al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia.

Quali informazioni presenta il green pass?

Sul green pass potranno essere rintracciate solamente le informazioni strettamente necessarie, come: nome e data di nascita, l’ente di rilascio del certificato, l’identificativo univoco del certificato, il tipo di vaccino e le dosi di vaccino ricevute con incluse date di inoculazione.

Per quanto riguarda i certificati per i tamponi negativi saranno segnalate: data, ora, luogo e risultato del test, e il tipo di tampone eseguito.

I certificati di guarigione segnaleranno, invece, la data del primo risultato positivo e il periodo di validità.

Tutti i vaccini sono accettati?

Sì, o perlomeno tutti i vaccini che hanno ottenuto l’autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, saranno validi per ottenere il green pass. Sono riconosciuti quindi i vaccini: Vaxzevria (AstraZeneca), Moderna, Comirnaty (Pfizer-BioNTech) e Janssen (Johnson & Johnson). Anche in caso di dose eterologa, la certificazione, sarà ottenibile, sempre a patto che si tratti di due tipologie approvate.

A cosa serve?

La certificazione verde servirà per diverse attività: per viaggiare liberamente in area Schengen senza dover fare quarantene, per andare a grandi ricevimenti e feste private e per accedere alle residenze sanitarie assistenziali, non è da escludere che per il futuro il utilizzo possa essere indirizzato per la partecipazione a concerti e festival e per accedere a concorsi pubblici.

È già valido in tutta Europa?

No, su 27 stati dell’Unione solo 20 sono pronti al suo utilizzo, mentre 7 stanno subendo dei ritardi che hanno portato al rallentamento nella sua approvazione. Questi paesi sono Cipro, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Romania, Svezia e Ungheria.


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Franco Ferrari