“Greta”, edito da Scatole Parlanti, è il romanzo d’esordio di Cristina Di Maggio, in cui l’amore nelle sue diverse sfaccettature è il tema portante.
L’amore per Greta
Ti guardo, amore mio, e sento fortemente che solo tu avresti potuto rendermi felice, completa, piena, densa, solo con il tuo esistere.
Una mamma e una figlia, Greta. Una donna che spiega a una piccola creatura quando può essere forte un sentimento come l’amore, non solo quello per gli altri ma quello per se stessi.
Volersi bene è un’arte, ed è la prima lezione che ogni madre dovrebbe dare alla propria figlia, insegnare a sapersi prendere cura di sé.
Il tema centrale, dunque, è l’amore (ma non solo). Verso un uomo che avrebbe tanto desiderato fosse il padre di sua figlia, l’amore verso una madre e un padre, una sorella, verso Tabata.
E allora questo libro è un viaggio nelle parole, nei ricordi, un diario per raccontare quanto è dolorosa una separazione.
Una continua riflessione in cui la coscienza si interroga sui sogni, sulle passioni, su “ciò che avremmo potuto fare se”, quell’ipotesi o quella all’alternativa che, come un fantasma, perseguita un po’ tutti.
Mi tornano in mente le vite a cui ho rinunciato, le opportunità e le possibilità. […] Se fossi stata più razionale, calcolatrice, se solo fossi stata più ambiziosa, competitiva, tenace, se solo avessi pensato che la cosa più importante era il lavoro, un tipo diverso di realizzazione personale e professionale, forse sì, sarei altrove, sarei stata in tanti altri altrove.
Greta è un dialogo con un’amica che sa leggerti dentro e dimostrarti che, in ogni caso o qualsiasi cosa succeda, si sopravvive a tutto.
Un romanzo in cui i sentimenti acquisiscono il giusto spazio, il posto che meritano. Nulla viene tralasciato.
Consigliato a chi si trova in un momento di stallo, in cui le insicurezze sentimentali sembrano schiacciarti, perché questo è un romanzo che, come una folata di vento, ti spettina i capelli ma ridona vigore al tuo viso. Lascia i brividi. Sostiene.
L’autrice
Cristina Di Maggio, classe 1972, è nata a Messina.
Dal 2013 cura il blog il Sesso inutile e ha trascorso un lungo periodo presso la Redazione Giornalistica di un’importante testata provinciale di Messina nella quale ha curato la sezione culturale con interviste, critica, commenti e presentazioni editoriali.
Nel 2009 ha curato in Sicilia le diverse presentazioni con lettura e commento musicale del romanzo di Renato Gentile Il silenzio degli occhi.
Greta è il suo primo libro, con i migliori auguri che possa continuare a scrivere. Un romanzo d’esordio è sempre, e solo, l’inizio.
Serena Votano