Gretel e Hansel, è la nuova trasposizione cinematografica diretta da Oz Perkins e con attori protagonisti la giovane Sophia Lillis, Alice Krige, Jessica De Gouw, Ian Kenny e Charles Babalola. La nuova trasposizione per il grande schermo rivisita ancora una volta la storia dei due fratelli ma scegliendo un tono decisamente cupo, tenebroso e accattivante. Quello di Perkins è il segno evidente che siamo di fronte ad un ritorno sul grande schermo del folk horror, pellicole in cui le tradizioni si mescolano ai racconti dell’infanzia e alle leggende esoteriche e di stregoneria, narrazioni da sempre in grado di corteggiare i suoi fan.

Gretel e Hansel
Una delle scene de “Gretel e Hansel”, la luce tra i boschi della fiaba, cala i due sventurati protagonisti all’interno di una serie di mistici accadimenti-photo credits: web

Horror 4.0

Gretel e Hansel coinvolge i fanatici del genere horror, grazie ad un uso sapiente della luce, delle atmosfere e dei silenzi che sono i veri protagonisti della fiaba tedesca dei fratelli Grimm. Dopo “The Witch” di Robert Eggers, “Hereditary” e “Midsommar” di Ari Aster, il filone cinefilo continua a stupire, producendo ottimi risultati. Possiamo parlare di una nuova era del cinema Horror? speriamo.

Ai margini del bosco abitava un povero taglialegna con la moglie e i bambini: un maschietto e una femminuccia, rispettivamente di nome Hänsel e Gretel. Capitò che un’annata più dura del solito li privò tutti del poco pane di cui si nutrivano, gettandoli nella disperazione e nel bisogno. Il povero taglialegna non sapeva che fare, finché, nel corso di un’angosciosa notte insonne, la moglie gli propose, come unica possibile soluzione, di condurre l’indomani i due figlioli nel bosco abbandonandoli alla loro sorte. Inizialmente il taglialegna inorridì al pensiero di lasciare i propri figli in balia delle bestie feroci del bosco, ma la matrigna tanto disse e tanto fece che infine acconsentì.

“C’era una volta un bosco e una casa ricca di succulenti dolci e leccornie”

La fiaba horrorifica diretta da Perkins è un esempio di come una buona regia e sceneggiatura, possono fare la differenza all’interno di un lavoro complesso e talvolta difficile, come quello delle trasposizioni cinematografiche.
La storia dei poveri Gretel e Hansel viene rivisitata con molta dovizia di particolari e cala lo spettatore sin dai primi fotogrammi, all’interno di un atmosfera piuttosto disagiata e inquietante, contemporaneamente evocativa ed eclettica.

Gretel e Hansel
L’attrice Sophia Lillis nei panni di Gretel in “Gretel e Hansel”-photo credits: web

Tutto ha inizio con un sacrificio

Gretel e Hansel sono due orfani di padre e in seguito alla follia della madre che li costringe ad abbandonare la loro umile dimora, per entrambi ha inizio una lunga, dura avventura.
La loro vita prosegue infatti tra i boschi di una terra senza nome e un tempo che ricorda il medioevo ma alla lontana.

Gretel ha un sesto senso che non l’abbandona mai e grazie ad esso protegge il piccolo fratello nella lunga camminata tra il verde e le tenebre. i due giovani devono compiere tanta strada per fuggire ad un destino incerto e soprattutto alla morte.
Hansel vuole diventare un forte taglialegna, Gretel un abile coltivatrice dei campi.

Gretel e Hansel
La casa della strega in “Gretel e Hansel”, horror diretto da Oz Perkins-photo credits: web

Mai perdere la strada

Affamati e stanchi, Gretel e hansel sono purtroppo attratti da dei strani funghi velenosi che segnano un punto di non ritorno: la perdita della retta via.
Nel bosco qualcosa o qualcuno attira la loro attenzione, un odore invitante, di cibo buono e una casa in legno scuro criptica e funerea. Tutti questi elementi passano in secondo piano perchè i due fratelli vengono incantati alla vista di una tavola imbandita.

Gretel e Hansel
Gretel e Hansel in una scena del film-photo credits: web

All’interno della dimora una strana signora ospita gli orfani e concede loro ottimo cibo e riposo.
Tutto ha però un prezzo e Gretel sembra presagire strani avvenimenti a riguardo.
La vecchia fattucchiera nasconde qualcosa che appare alla giovane ragazza nei sogni durante la notte.

La vera protagonista

Interessante ed enigmatico il volto angosciante e rugoso dell’anziana donna. Contribuiscono inoltre nella prova attoriale dei personaggi, le atmosfere fiabesche rese da una direzione della fotografia particolare. I colori autunnali che filtrano dalle strane finestre colorate, si mescolano al buio delle tenebre. La luce chiara al risveglio della piccola Gretel fa presagire l’inizio di una nuova giornata avvolta dal mistero. Una piccola bambina, forse un tempo una giovane strega così apparentemente innocua, mostra la verità.

Gretel e Hansel
La vecchia strega in una scena del film “Gretel e Hansel”-photo credits: web

La casa dell’anziana donna ha dei passaggi segreti che conducono lentamente alla realtà.
Il racconto diretto da Perkins non esprime solo paura e disagio, ricorda le atmosfere dark dei riti d’iniziazione ed esorta lo spettatore a non distogliere lo sguardo.
Gretel e Hansel è un horror sui generis che molti potranno apprezzare per il tentativo di calibrare i toni del filone e spingersi oltre la classica definizione del termine horror.

Gretel e Hansel
Il personaggio della strega in “Gretel e Hansel”-photo credits: web

La fiaba dark esorta lo spettatore a lasciarsi andare alle paure più recondite e rimescolare le origini di storie infantili in una storia più compatta che seduce e ammalia. L’horror di Perkins è spaventosamente magnetico ed evocativo, la prova che le fiabe non sono solo quello che si racconta sui libri per l’infanzia. Peccato per il finale fin troppo introspettivo che rischia di alleggerire le atmosfere ben curate per tutta la narrazione filmica.

Seguici su MMI e Metropolitan Cinema

Silvia Pompi