Il Grosseto ha chiuso da prima della classe, la sua battaglia nel girone E della Serie D, e fondamentali per questo obiettivo, sono stati i gol di Filippo Moscati. L’attaccante ci ha parlato dell’ambiente, del rapporto con il gruppo e strappato una bella risata in materia di calciomercato…
Il campionato, i tifosi ed un ricordo
Il percorso del Grosseto in campionato, è stato scandito da alcune tappe più significative, che Filippo Moscati ci ha raccontato così: “Quando sono arrivato a Grosseto, si parlava di raggiungere la salvezza il primo possibile, per poi magari puntare più in alto nel procedere della stagione. Nessuno immaginava quello che sarebbe successo poi e comunque abbiamo chiuso il campionato da primi in classifica. Siamo partiti veramente bene – racconta il bomber del Grosseto – pareggiando la prima gara e vincendo poi 3 partite di fila, diventando primi. Poi abbiamo perso lo scontro con il Monterosi e siamo ritornati secondi. E’ arrivato qualche risultato altalenante, ma nelle ultime partite abbiamo di nuovo superato il Monterosi, andando in testa alla classifica. E’ stata, comunque, sia a livello di squadra che individuale, un’annata in crescendo. Siamo sempre migliorati, diventando sempre più affiatati e non a caso abbiamo chiuso il campionato da primi in classifica”.
Nel raccontare del Grosseto e del suo pubblico, l’attaccante classe ’92, livornese DOC, alla sua prima esperienza calcistica con la maglia del Grifone, ci ha detto: “Credo che questa piazza, in Toscana, è una delle più importanti. Non è un ambiente che si merita soltanto la Serie D, dal momento che ha fatto molta Lega Pro e Serie B. Si merita quindi, ben altri palcoscenici. Io ho un ricordo particolare del Grosseto, quando, circa 10 anni fa, la squadra giocò contro il Livorno nella semifinale di ritorno play-off. Io giocavo nelle giovanili del Livorno e quel giorno facevo il raccattapalle. Ricordo la tifoseria del Grosseto, che vennero in tantissimi a Livorno. Ricordo anche la gara Grosseto-Livorno, che il Grifone vinse 2-0, e ricordo la bellissima cornice di pubblico, l’entusiasmo dei tifosi. A Grosseto – prosegue Moscati – mi sono trovato bene con la Società, i ragazzi, con i tifosi. Abbiamo un bel rapporto. Si è creato un bel triangolo tra noi, la Società ed i tifosi. Forse inaspettato, ma davvero molto bello”.
Le tutele dei tesserati ed il futuro
Un tormentone del momento, riguarda la posizione di tutela dei tesserati (calciatori, dirigenti, staff, etc,), in squadre professioniste o dilettanti. Sull’argomento il pensiero dell’attaccante del Grosseto è questo: “Quasi tutti i giorni, leggo interviste di calciatori e presidenti di Serie D. Penso che la Serie D viene considerato un campionato dilettantistico, eppure ci alleniamo tutti i giorni, facciamo trasferte lunghe, abbiamo solo un giorno libero… A tutti gli effetti, siamo considerati professionisti, ma non al livello contrattuale. Una volta ho letto un calciatore che diceva: ‘Se siamo dilettanti, allora dobbiamo allenarci solo 3-4 volte alla settimana e non tutti i giorni, avendo soltanto un rimborso spese’. La maggior parte di noi ragazzi, non ha un altro lavoro, viviamo solo di calcio. Sono davvero pochi i ragazzi che si allenano alle sei di sera e di giorno lavorano. Sono diversi anni che gioco e difficilmente ho trovato ragazzi che giocasse e si allenasse. Ci sono, ma per lavorare, si deve fare vicino a casa e questo non è sempre possibile. In qualche girone del sud, ad esempio, si è impegnato in trasferte lunghissime”.
Guardando al futuro, chiediamo a Filippo Moscati qualcosa sul prossimo futuro. Sul punto Moscati ha dichiarato: “Al momento non ho parlato né con la Società e né con il procuratore, anche perché la stagione, paradossalmente, non è ancora finita. Forse tra una settimana ci diranno che il campionato è concluso, ma occorrerà vedere anche come verranno gestite le classifiche. Io credo – afferma il giocatore del Grosseto – che la cosa più giusta è che chi si trova prima, vada in Serie C. Tutti non potranno essere accontentati, ma occorre che anche in Lega Pro si facciano le cose in modo equilibrato. Non si può decidere che dalla Serie C non retrocede nessuno e dalla Serie D non viene promosso nessuno. Parlo per il nostro campionato, se le prime 9 dei vari gironi, sono lì a marzo, vuol dire che è stato giocato un ottimo campionato. Io spero che il Grosseto possa salire in Serie C, anche per l’annata che abbiamo fatto, per un campionato che abbiamo vinto sul campo. Per quello che mi riguarda, ancora non so nulla. Mi piacerebbe rimanere a Grosseto, ma non so ancora cosa possa succedere”.
Quando insistiamo sulla questione calciomercato, chiedendo se il telefono gli è già squillato più del solito, considerate anche le prestazioni offerte nel corso del campionato, il bomber del Grosseto ci “dribbla” con una risposta che ci fa sorridere e non poco: “Se mi squilla il telefono? Sì, tutti i giorni, quando mi chiamano il mio babbo e la mia mamma ed anche i miei amici! Ma oltre loro, non ho sentito nessuno…”.
Il momento del gruppo ed i tifosi
Curiosando sul momento della squadra, Moscati ci racconta qualcosa in più del gruppo: “Come tutte le squadre, ci sentiamo sul gruppo WhatsApp, parliamo della situazione, della FIGC. Ma facciamo anche un po’ di allenamento su Skype per distrarci e passare il tempo. Siamo un gruppo di ragazzi abbastanza bravi e simpatici. Il mister, qualche mese fa, ha detto che io ero un po’ più ‘intrattenitore’, la barzelletta dello spogliatoio! Abbiamo un buon rapporto con tutti ed anche all’allenatore piace scherzare. E’ davvero un bel gruppo ed io mi sono trovato proprio bene. Anche i più giovani, sono ragazzi umili, lavoratori, seri. Questo tipo di amalgama, ti può far vincere i campionati”.
In ultimo, parliamo con il bomber livornese dei tifosi del Grifone: “Voglio ringraziare i tifosi, perché ci sono stati sempre vicini. C’è stato un periodo in cui non andavamo benissimo, ma loro sono venuti al campo non per contestarci, ma per aiutarci. E’ una cosa che ci ha fatto molto orgoglio e ci ha fatto piacere. Con loro, ci siamo sentiti ‘padroni’, anche quando eravamo in trasferta, perché sono stati sempre in tanti, dandoci una grande carica. Una delle cose più belle, sono stati i festeggiamenti dopo la vittoria. Si è proprio visto l’attaccamento al Grosseto. Loro facevano tanti chilometri per venirci a vedere e non provavamo a ripagarli con le vittorie. Si è creata davvero una bella atmosfera, che oggi, sinceramente mi manca. Memorabile – afferma Filippo Moscati – è stata quella giornata contro il Monterosi. In campo, purtroppo, me la sono goduta soltanto 20 minuti, perché poi mi sono fatto male. Bellissima, però, la festa finale. Quelle sono sensazioni e ricordi, che non si cancelleranno tanto facilmente, perché è stata una giornata incredibile. La vittoria contro la capolista, tornare primi, 3000 persone allo stadio… Erano tanti anni che Grosseto non viveva giornate così, con tutto quel pubblico. Giornata emozionante, da ricordare. Mi dispiace che se dovessimo vincere il campionato, non potremo festeggiare in città Spero che un domani, magari tra qualche mese, se la situazione sarà migliore, si possa tornare a Grosseto, facendo una rimpatriata con la Società, i giocatori, i tifosi, divertendoci, festeggiare tutti insieme”.
(Photo credit in evidenza: GS TV)
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