Per la prima volta dal sette ottobre si è parlato di gioia. In Israele e Gaza. Gioia per gli ostaggi liberati da Hamas e per prigionieri rilasciati in cambio. Ma si tratta di una gioia precaria e temporanea, come la tregua di quattro giorni che ha permesso di siglare l’intesa, che offre un minimo di sollievo agli abitanti di Gaza che finora assediati e bombardati incessantemente.

Sono 24 gli ostaggi liberati (13 israeliani, dieci tailandesi e un filippino), consegnati ieri da Hamas al Comitato internazionale della Croce rossa a Gaza e riportati in Israele attraverso l’Egitto. In cambio Israele ha rilasciato 39 donne e bambini palestinesi detenuti. Tra gli ostaggi rilasciati da Hamas vi sono quattro bambini, di cui uno di due anni, e sei donne anziane.

“Le loro condizioni fisiche sono buone e sono attualmente sottoposti ad una valutazione medica e psicologica”, ha detto il direttore dello Schneider Children’s Medical Center, Efrat Bron-Harlev, che li ha accolti. A Tel Aviv, sulla facciata del Museo d’Arte sono stati proiettati i volti sorridenti degli ostaggi liberati, con la scritta: “Sono tornato a casa”.

Ma molti parenti degli ostaggi pensano soprattutto ai loro cari ancora detenuti a Gaza. “Sono felice di aver trovato la mia famiglia. Provare gioia è permesso ed è permesso versare una lacrima. E’ umano.

Ma non farò festa, non finchè non torneranno a casa gli ultimi ostaggi”, ha affermato Yoni Asher, che ha potuto rabbracciare sua moglie Doron e le sue due figlie di due e quattro anni. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che considera il rilascio degli ostaggi un prerequisito per qualsiasi cessate il fuoco, si è detto determinato a “riportarli tutti indietro” in Israele.

chi sono gli ostaggi israeliani liberati da Hamas, ecco i loro nomi identificati dal ‘Times of Israel’: 

  • Channa Katzir (77 anni)
  • Margalit Mozes (77 anni)
  • Yafa Ader  (85 anni)
  • Hannah Perry (79 anni)
  • Adina Moshe (72 anni)
  • Daniele Aloni (44 anni)
  • Emilia Aloni (9 anni)
  • Ruthi Monder (78 anni)
  • Keren Monder (54 anni) e Ohad Monder (9 anni).
  • Aviv Asher (2 anni)
  • Raz Asher (5 anni)
  • Doron Katz-Asher (34 anni)
  • L’elenco non comprende il nome dell’israelo-americana Abigail Edan, bambina di 4 anni (oggi è il suo compleanno) rimasta orfana.

Dietro ognuno dei 13 ostaggi liberati c’è una storia. Quel terribile sabato 7 ottobre, Doron Katz Asher e le figliolette Raz e Aviv, di 4 e 2 anni, si trovavano in vista nel kibbutz Nir Oz, dove viveva la mamma di Doron. La donna, Efrat Katz è stata uccisa. Il suo compagno, Gadi Mozes, è stato invece rapito e portato a Gaza, assieme all’ex moglie, Margalit Mozes, che oggi è fra gli ostaggi liberati.

Anche Danielle Aloni e la figlioletta Amelia erano in visita a Nir Oz, in occasione della vacanza per la festività ebraica di Simchat Torah.
Erano andate a trovare Sharon, la sorella di Danielle. Sharon, suo marito David Konio e i figli gemelli Ema e Yuli di 3 anni sono stati rapiti, ma ancora sono prigionieri a Gaza. Danielle è una delle tre donne apparse in un video di Hamas il 30 ottobre, assieme a Elena Trupanov e Rimon Kirsht Buchshtab, tuttora in ostaggio.

Keren Munder e il figlio Ohad erano andati a Nir Oz in visita, per vedere i nonni Ruth e Abraham. Le due donne e il bambino sono stati liberati oggi, mentre Avraham è ancora prigioniero. Il fratello di Keren, Roey, è stato assassinato.

Adina Moshe viveva a Nir Oz con il marito Said, che è stato ucciso. C’è poi l’85enne Yaffa Adar che è stata rapita nella sua casa e portata a Gaza su una moto, in una delle immagini simbolo dell’attacco di Hamas. Adar ha tre figli, otto nipoti e sette bisnipoti. Uno dei suoi nipoti, il 38enne Tamir Adar, è ancora tenuto in ostaggio a Gaza.

Hanna Katzir è stata fra i fondatori del kibbutz Nir Otz, dovesi occupava dei bambini. Ha tre figli e sei nipoti. Suo marito è stato ucciso e suo figlio Elad rapito. Katzir è disabile e bisognosa di cure mediche. Il 9 novembre era apparsa, seduta su una sedia a rotelle, in un video della Jihad Islamica assieme al 12enne Yagil Yaakov, un bambino con gravi allergie, tuttora in ostaggio. Questa settimana la Jihad islamica aveva falsamente annunciato la sua morte. Infine Hanna Perry è stata rapita nel kibbutz Nirim.