USA 2020: gli Stati Uniti alla vigilia delle votazioni più attese

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Di Redazione Metropolitan

Finalmente ci siamo. La vigilia di uno dei voti più attesi e divisivi degli ultimi decenni, nel bene e nel male. Da una parte il Partito Democratico di Biden, dato in testa di circa 10 punti percentuali da tutti i più accreditati sondaggisti. Dall’altra il Presidente Trump che ha già dimostrato in passato di poterli smentire uno ad uno, facendo leva sulla pancia silenziosa del paese. Se il margine tra i due dovesse essere esiguo si preannuncia un duro scontro istituzionale. A chi chiedeva se ci sarà la transizione pacifica in caso di sconfitta, Trump ha già dichiarato “Vedremo quello che succede…”.

Diventa allora ancora più importante cercare di capire come funziona il sistema elettorale americano e come viene eletto il Presidente.
Gli americani si recano alle urne il 3 di Novembre, ma è anche possibile esprimere la propria preferenza per posta (chiamati early votes). A causa dell’emergenza Covid-19 quest’anno si è registrato un incremento esponenziale di voti per corrispondenza, più di 90 milioni già inviati.

In realtà, i cittadini americani non eleggono direttamente il Presidente ma votano per i cosiddetti grandi elettori. Ogni Stato americano elegge un numero di grandi elettori proporzionale alla popolazione del proprio territorio, per un totale di 538.

Chi vince le elezioni in uno Stato, anche di un solo voto, si aggiudica tutti i grandi elettori previsti (winner takes all). Se ad esempio il Partito Democratico vincesse in California, Biden si aggiudicherebbe tutti e 55 i grandi elettori di questo Stato, che voteranno poi per lui il 14 di Dicembre. Diventa Presidente chi ottiene almeno 270 voti dei grandi elettori.

Storicamente la vittoria di un Presidente passa dall’affermazione negli Swing States, ovvero gli stati in bilico, dove ancora non si ha una chiara indicazione di chi vincerà. Ad esempio la Florida e il Texas giocheranno un ruolo cruciale anche in queste votazioni.

Non resta che aspettare, sperando che il responso delle urne venga accettato da tutti in modo pacifico. Di questi tempi non più poi cosi scontato.