L’attrice racconta di essere stata anche lei vittima di Weinstein, e rivela che fu il suo ragazzo dell’epoca a difenderla. Quel ragazzo era Brad Pitt.

 

Gwyneth Paltrow: anche io vittima del magnate del cinema Weinstein.               (foto da web) 

(Per consultare l’articolo di cronaca completo sulla vicenda delle molestie sessuali ad Hollywood, fate click).

Il caso di Harvey Weinstein, il famoso produttore caduto in disgrazia davanti a numerose accuse di molestie e stupro, ha fatto il giro del mondo. Gwyneth Paltrow è stata una delle prime a denunciare Harvey Weinstein di molestie sessuali subite all’inizio della sua carriera. Alla trasmissione radiofonica Howard Stern Show, l’attrice americana ha raccontato alcuni particolari finora inediti della sgradevole esperienza con Weinstein, particolari che chiamano in causa Brad Pitt, suo ex compagno.

Il racconto…

Era il 1996 e Gwyneth, che all’epoca aveva 24 anni, aveva firmato un contratto con la casa di produzione di Weinstein per recitare il ruolo di protagonista nel film “Emma”.

Harvey mi aveva invitata in un albergo per parlare della parte del film, ad un certo punto cominciò a massaggiarmi e a farmi delle avances sessuali per poi chiedermi di raggiungerlo nella sua camera da letto. Terrorizata rifiutai e scappai via”. 

Weinstein minaccia Gwyneth

Di fronte al rifiuto opposto dalla Paltrow, Weinstein la minacciò intimandole di non rivelare nulla. L’attrice, sostiene che mai fino a quel momento Weinstein si era comportato in modo inappropriato con lei.“Rimasi sconvolta, lo consideravo come uno zio”, disse l’attrice, traumatizzata anche dall’atteggiamento successivo di Weinstein, il quale le urlò contro “in maniera brutale” di starsene zitta.    

  La reazione di Brad Pitt…

Lei però confessò tutto a Brade l’attore reagì affrontando Weinstein: “Lo incontrammo alla prima di Hamlet, a Broadway. Brad lo spinse energicamente contro il muro e gli disse: “se ci provi ancora una volta ti uccido“. Ricordando il gesto di Pitt, l’attrice dice: “È stato fantastico, ha utilizzato la sua notorietà e potere per difendermi quando io non ero ancora nessuno“.

Dopo lo scontro con Brad Pitt, però, Harvey Weinstein minacciò Gwyneth Paltrow, obbligandola a non riferire a nessun altro quanto fosse accaduto: “Pensavo mi avrebbe licenziato, mi ha urlato contro per molto tempo. È stato brutale“. Per molti anni l’attrice statunitense non ha reso pubblico l’accaduto. Ha mantenuto tutto segreto fino a quando il caso Weinstein non è finalmente scoppiato: Siamo in un momento in cui le donne hanno bisogno di inviare un chiaro messaggio che questo modo di trattare le donne è finito“, ha detto l’attrice di recente.

 
Weinstein, si consegna alla polizia di New York

venerdì 25 maggio 2018, la polizia stava appunto per spiccare nei suoi confronti un mandato di arresto per stupro di primo e secondo grado. Ma sono decine le accuse di molestie e violenze sessuali lanciate contro di lui da donne di tutto il mondo, queste denunce hanno portato alla nascita  e alla diffusione virale del movimento di matrice femminista #MeToo, che si batte contro le molestie e le violenze nei confronti delle donne.

Sandra Barone