Nella notte più spaventosa dell’anno, anche il mondo del calcio partecipa a questyo tripudio di paura con le armi che ha a disposizione. Come può mettersi sotto ai riflettori della zucca uno degli sport più seguiti e amati del globo intero? Con “disegni” che possono sembrare osceni per chi li guarda. Simbolo di appartenenza, tradizione e riconoscibilità. In una sola parola: i loghi delle squadre di calcio. Vedendoli, chiunque riesce ad identificare un club dall’iconografia presente su maglie, gadget, impianti sportivi e coreografie di tifosi. Esistono tantissimi disegni bellissimi, capace d’impreziosire significativamente qualsiasi società di calcio. Ma cosa accade quando il logo non è esteticamente grazioso? Per celebrare Halloween 2023, ecco gli stemmi più brutti del mondo calcistico piazzati in una speciale (ed inquietante) classifica. Se preferite, black-list. Una graduatoria che intimorisce, per primi, proprio i tifosi di calcio che si sentiranno certamente divertiti (oppure offesi se tifano quel club) nella giornata più spaventosa dell’anno.

Halloween 2023, gli stemmi più brutti del mondo del calcio: ci sono anche due club italiani in questa black-list

(Wolfsburg pagina Facebook)

Questa speciale (e poco simpatica in effetti) classifica è stata stilata anni fa dagli esperti di FourFourTwo che hanno pescato, in giro per il mondo, i ventuno stemmi più brutti del mondo del calcio. A parere loro, ovviamente. Si può essere d’accordo o meno. Ecco la graduatoria, in tema festa della zucca, secondo il magazine calcistico anglosassone che non ha lesinato sui complimenti facendo calare la scure su diverse (e antiche) società del panorama internazionale del calcio:

21 – CHELSEA: la società londinese ha cambiato il suo stemma piuttosto recentemente modificandolo in modo significativo. Il leone simbolo della Metropolitan Borough of Chelsea non è piaciuto al magazine calcistico. La presenza del logo dei londinesi è sorprendente: non sembra essere così brutto.

20 – BENEVENTO: la strega beneventina non ha attratto le simpatie degli esperti. Il club giallorosso, attualmente in Serie C, si è accaparrato il simbolo in tema Halloween per le credenze antiche che volevano le streghe molto attive nella città campana. Non è piaciuto per via della “macchia nera” in primo piano su sfondo giallo e rosso.

19 – SHERIFF TIRASPOL: La sorpresa del raggruppamento di qualche anno fa di Champions League (oggi avversaria della Roma in Europa League) aveva incantato in campo, ma meno per estetica. Il simbolo del club moldavo è una stella da sceriffo utilizzato nel vecchio West americano. Non troppo carismatico, in effetti, come logo societario.

Dal 18 al 13 – In questa fetta di classifica si trova una varietà di “bruttezze” da non perdere. I Warriors FC, club di Singapore, possiedono un rinoceronte poco dettagliato che domina “come una macchia grigiastra” il centro dello stemma. Bruttino anche il simbolo del Rayo Vallecano composto dal nome del club, il fulmine (Rayo) e l’effige del quartiere di Madrid Vallecas. A sorpresa, entra in questa classifica anche il West Ham: i martelli gialli incrociati su sfondo granata (che danno il soprannome alla squadra) non sono piaciuti a FourFourTwo. Parere poco condivisibile. La grande V del Vitorul Constanta non desta carisma, mentre l’ape rigonfia di steroidi della squadra scozzese Alloa Athletic ha destato sorrisi e prese in giro. Al tredicesimo posto c’è il Manchester City che nel 2015 ha tolto l’aquila romana per fare posto alla nave di Manchester: scelta sbagliata per il magazine che ha stilato la graduatoria.

Dalla dodicesima posizione alla sesta: si entra nel vivo della classifica brutta.

Dal 12 al 6 – La squadra costaricana del Limon FC possiede un logo che raffigura un uragano che tiene in mano un pallone. È finito in classifica per le proporzioni completamente sballate del disegno. Il magazine si è chiesto: “Come mai il suo braccio sinistro è molto più grosso di quello destro, e soprattutto, perché un tornado ha delle braccia?“. A sorpresa c’è il Grifone del Genoa all’undicesimo posto, mentre decimo è il logo dell’Universidad de Chile perché il disegno (il Chuncho, ovvero una civetta) non si capisce cosa sia. Un po’ d’immaginazione. Da qui, ecco l’epopea dei club tedeschi: gli stemmi di Amburgo, Norimberga, Wolfsburg e Werder Bremasembrano esser stati realizzati il giorno prima della stagione e potrebbero essere utilizzati da catene di supermercati“. Colpiti ed affondati.

Halloween 2023, gli stemmi più brutti: il podio della classifica

In questo viaggio nel segno di Halloween 2023 dedicato agli stemmi più brutti del calcio abbiamo osservato loghi usciti direttamente dall’inferno. Altri, invece, sono in classifica ingenerosamente. È l’esempio, anche, del Wycombe e del suo cigno su sfondo azzurro simbolo della contea. FourFourTwo boccia clamorosamente lo stemma del AS Marsa (club tunisino che mette in mostra un dromedario francamente inguardabile) e del Lipsia perché “troppo attinente con la multinazionale proprietaria del club“. Un po’ di fantasia in più, in effetti, non avrebbe mica guastato. Il primato è strameritato dal Burton FC: la sagoma di un uomo con la pancia grossa intenta a calciare un pallone non è affatto piaciuta. Un restyling, passato lo spavento, sarebbe gradito.

(Credit foto – pagina Facebook Wolfsburg)

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