Abu Dhabi è una ferita ancora aperta per Lewis Hamilton, che per un mese e mezzo si è chiuso al mondo, circondato solo dall’affetto della sua famiglia. Solo da pochi giorni ha ripreso a indossare la ‘tuta da lavoro’ e oggi è tornato a parlare di quel Gran Premio e di quel Mondiale che ormai aveva vinto, ma gli è stato tolto dalla decisione di Michael Masi. Che sarà sostituito nel ruolo di direttore di gara nel 2022: una indiretta accusa della stessa FIA all’uomo che doveva garantire l’ordine ma invece ha generato solo ulteriore caos, soprattutto da Spa in poi.
Riguardo il declassamento dell’australiano, Hamilton ha detto parole molto incisive nel corso del lancio della nuova Mercedes W13: “La fiducia può essere persa da un momento all’altro. E non te la puoi riguadagnare con poco, ci vuole molto tempo. L’annuncio di ieri è un primo passo di questo processo che la FIA ha intrapreso, ma la notizia non cambia tutto il resto, in questo momento. Dobbiamo vedere i fatti e penso che ci vorrà un po’ di tempo. A ogni modo è bello vedere che la FIA stia prendendo provvedimenti che apportino migliorie: dobbiamo utilizzare questa vicenda per assicurarci che non accada mai più a nessun altro in questo sport. Ma non sono realmente concentrato su questo, al momento. Sto mettendo ogni briciolo della mia energia e del mio tempo per assicurarmi di essere il migliore che abbiate mai visto“.
“C’è stato un momento in cui ho perso la fiducia nel sistema, naturalmente. Ma in generale sono una persona molto determinata“, ha aggiunto un convinto Hamilton. “Mi piace pensare che mentre momenti come questo potrebbero cambiare le carriere, mi rifiuto di lasciare che questa vicenda incida sulla mia. E dunque sono concentrato sul ritornare al meglio e – anzi – addirittura più forte“.