Dopo quasi 2 mesi di assenza (chi per problemi personali, chi per altri impegni) siamo tornati, i MakeAByte!
E’ arrivato il periodo in cui stanno per uscire nuovi capitolo di due delle saghe FPS più amate di sempre, parliamo di Battlefield sviluppato dalla DICE e di Black Ops sviluppato dalla Treyarch. Oggi vogliamo parlarvi in particolare di ciò che la DICE ci ha offerto con Battlefield V tramite l’Open Beta e darvi le nostre considerazioni in merito.
Iniziamo col dire che a primo impatto c’è sembrato un Battlefield 1.5, una sorta di grosso DLC del capitolo precedente ma, passandoci delle ore, abbiamo constatato che non è per niente così e vedremo il perchè.
GRAFICA: Sul versante grafico abbiamo notato dei grossi miglioramenti visivi sia delle texture e sia delle animazioni, anche se con sporadici BUG quali soldati in mezzo alla strada “dormienti” con un palo di legno sulla pancia oppure soldati che stanno con l’animazione “fissa” a T muovendosi… ma vabbè, dettagli! Hanno aumentato la distruttibilità degli elementi di gioco, infatti si può demolire adesso qualsiasi cosa! Piccola nota, con l’annuncio delle nuove schede video RTX della nVidia e della tecnologia Ray Tracing, anche settando il gioco alla qualità massima, non si ha un impatto visivo così “reale” e perfetto ma stiamo parlando di un gioco che, comunque, a qualità bassa è in grado di far impressionare il videogiocatore e, pur mantenendo i requisiti minimi e consigliati uguali a Battlefield 1, hanno fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione che, rispetto al suo predecessore, non c’è stato;
Con un Intel core i5 7400 accoppiato con una Geforce GTX 1050Ti riesce a qualità minima ad andare sotto i 60 fps a 1080p usando la CPU al 100% e la GPU al 60% ed è inammissibile una cosa del genere dovendo poi metter mano sui settaggi Nvidia mentre con questo Battlefield V non c’è stato bisogno di settare nulla (mi chiedo a cosa serva l’ottimizzazione dei giochi della GeForce Experience…).
SONORO: Dal punto di vista dell’audio abbiamo notato anche qui dei miglioramenti rispetto al suo predecessore, infatti il feedback dei colpi delle armi, i rumori di quando ricarica il cecchino, i proiettili sparati dagli altri giocatori… Tutto fatto in modo ottimale regalando al giocatore la sensazione di esser immerso veramente nella Guerra.
GAMEPLAY: Questa è la parte più importante in un gioco, specialmente in un FPS. Finalmente il sistema di individuazione è stato migliorato, ora risulta molto più difficile individuare il nemico potendo soltanto “indicare” approssimativamente la posizione dello stesso e, per ovviare a ciò, i binocoli del cecchino risultano estremamente utili.
Quantità di munizioni estremamente limitata con postazioni sia per le munizioni che per i kit medici sparsi per tutta la mappa, scelta molto apprezzata; fa sì che il giocatore ci pensi due volte prima di sparare all’impazzata per la mappa e di ponderarne l’uso.
Stesso discorso vale per i vari mezzi muniti di munizioni; i carri armati per esempio hanno una stiva limitata di munizioni con un tot di riparazioni massime; infatti per poter ricaricare il mezzo bisogna raggiungere le postazioni di munizioni. In pratica non è un semplice punta e spara come i vari COD, ma bisogna usare la testa ed un po’ di strategia prima di fare qualche azione.
Ottimi anche i punti di squadra implementati nel gioco; il caposquadra infatti, con l’aiuto del suo team, può richiamare un attacco aereo mirato, un carro armato potenziato o semplicemente dei rinforzi con kit medici. Se però comunque volete correre alla ricerca dei nemici il risultato non è dei migliori, questo perché hanno ottimizzato l’hitmarker (infatti adesso possiamo verificare che il nemico stia per terminare la sua salute dal colore dell’hitmarker; bianco vuol dire che ha ancora la vita quasi piena, giallo che la sta per terminare e rosso quando abbiamo inferto il colpo mortale) e la quantità di danni inflitti ai soldati, quindi potreste morire in un istante senza neanche accorgervene, anche perché la vita non si ricaricherà velocemente e completamente, ma bisogna utilizzare i kit medici.
Altra aggiunta è il sistema di “upgrade” delle armi, adesso bisogna usarle e farle salire di livello per comprare i vari potenziamenti, oltre che alle skin ed accessori.
Quindi questo Battlefield V si inserisce tra un simulatore bellico ad un gioco arcade e la cosa ci piace, molto.
Tirando le somme, questa beta c’è stata utile per capire le intenzioni che ha DICE per questo nuovo capitolo e sono molto serie; vuole fare il Battlefield perfetto e se migliorerà i vari bug, ci riuscirà. Quindi non resta che attendere il 20 novembre per metter mano al gioco completo!
Spero che l’articolo vi sia piaciuto e per qualsiasi domanda siamo a completa disposizione, alla prossima dai MakeAByte!
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