Harden ai Nets a comporre un trio top
La trade era nell’aria soprattutto dopo le dichiarazioni post-partita del Barba. Harden è finito a Brooklyn, la sua destinazione preferita fin da quando ha richiesto di essere ceduto. Ora insieme a Kyrie e KD forma un trio sulla carta incontrastabile, ma che potrebbe avere qualche problema e non solo in campo. Si sa, i tre hanno caratteri difficili e il solo fatto che Durant sia da considerare il più temperato fa riflettere. Di Irving non si hanno notizie da giorni, se non qualche video in compagnia della sorella (rigorosamente senza mascherina) in cui festeggia il suo compleanno. Harden, invece, negli ultimi 3 mesi è sembrato più impegnato a elargire grosse mance negli strip club piuttosto che impegnarsi in campo.
Tuttavia si tratta di giocatori il cui talento offensivo è verosimilmente da top 5 nella lega e con un’intelligenza cestistica tale da trovare il modo per condividere il parquet. È vero, il pallone è solamente uno e se Durant ha più volte dimostrato di essere letale anche off-the-ball, Irving e Harden tendono a monopolizzare il pallone per poter esprimersi al meglio. Bisognerà trovare dei compromessi: “The Beard” Dovrà rinunciare agli oltre 8 isolamenti a partita, “Uncle Drew” si accontenterà di qualche possesso in più sul perimetro per sfruttare il suo micidiale tiro e l’ex Warriors sarà necessariamente chiamato a massimizzare la sua produzione offensiva ogni volta che riceverà la palla.
Due incognite: la difesa e la panchina
I Nets hanno rinunciato relativamente a poco, ipotecando completamente il loro futuro (Pierce and Garnett have entered the chat). Le perdite di Levert, Prince Kurucs e Allen, da aggiungersi a quella di Dinwiddie out tutta la stagione per una parziale rottura del legamento crociato, potranno essere colmate durante il mercato dei buyout. Proprio l’infortunio di Spencer permetterà a Brooklyn, in attesa di conferme, di utilizzare una disabled player exception da $5.7 milioni che farà gola a molti free agent.
La questione più grande sembra essere la metà campo difensiva. Ai playoff non si gioca a segnare un punto in più degli altri, ma a subirne uno in meno e per ora il quintetto dei Nets non promette bene. Irving e Harris sono pessimi difensori, Harden va a corrente alternata, Durant difficilmente tornerà il difensore che era a Golden State e Jordan è quasi esclusivamente un rim-protector. Nash e soprattutto Udoka dovranno architettare un sistema difensivo che mascheri le lacune difensive dei titolari e magari dare spazio a giocatori come Luwawu-Cabarrot e Bruce Brown, che non è riuscito a ritagliarsi grande spazio fin qui nelle rotazioni del coach canadese.
Lorenzo Mundi
per ulteriori aggiornamenti sul mondo del basket, clicca qui
seguici sulla nostra pagina Facebook
per tutte le news iscriviti a Metropolitan Magazine