Cinema

Harvey Keitel, la iena di Hollywood

Carisma, buona dose di cattiveria e successo. Gli ingredienti fondamentali dei personaggi che Harvey Keitel ha interpretato durante la sua carriera di attore.  Non si può dire di lui che sia la moviestar più prolifica di Hollywood. Tuttavia, quelle poche interpretazioni sono bastate a centrare l’obiettivo, rendendolo uno degli attori più famosi di Los Angeles (e del mondo).

Galeotto fu quel ruolo in Apocalypse now….

Harvey è un ex-marine figlio di immigrati ebrei di orgine rumena e polacca. Dopo un’adolescenza turbolenta compare nel film di Martin Scorsese : appare nel 1967 in Chi sta bussando alla mia porta e poi insieme a Robert De Niro sia in Mean Streets (1973) che in Taxi Driver (1976). Harvey Keitel recita nel film d’esordio di Ridley Scott I duellanti e nel 1979 riceve un’offerta impossibile da rifiutare: viene scelto come volto del protagonista di Apocalypse Now da Francis Ford Coppola.

Durante le riprese, però, ci furono varie litigate, con il regista e la troupe. Keitel venne licenziato dopo sei settimane. Secondo i tabloid, Coppola riteneva che la performance dell’attore non fosse così introspettiva quanto il personaggio richiedeva. Prontamente sostituito da Martin Sheen, Keitel viene subito fagocitato da un vortice mediatico che scaglia su di lui una cattiva- Quanto ingiusta- reputazione.

La resurrezione di Harvey Keitel

Hervey Keitel ne Le iene PhotoCredit: dal web
Hervey Keitel ne Le iene PhotoCredit: dal web

Dopo questo pesante scivolone mediatico, Keitel sembra arenarsi in una palude hollywoodiana familiare a tanti altri attori che hanno militato nelle retrovie degli Studios cinematografici. Arriva un angelo a salvarlo dal pantano: Quentin Tarantino. Famoso il suo ruolo di iena nel film omonimo di Tarantino del 1992 e il successivo Pulp Fiction nel 1994.

Gli ultimi lavori lo hanno visto coinvolto- Lo sapete- nel film nostrano The Youth- La giovinezza di Paolo Sorrentino, dove interpreta il ruolo di un regista ormai prossimo alla pensione, al passato, all’oblio. Non so Coppola cosa non ci abbia visto in lui, ma in tutti gli altri film, Keitel è perfetto.

Seguici su MMI e Metropolitan Cinema

Adv
Pulsante per tornare all'inizio