In occasione del trentunesimo compleanno di Hassan Whiteside analizziamo la stagione del centro americano con i Portland Trail Blazers e la prossima free agency, in cui Hassan è un pezzo grosso.
L’esperienza a Portland
Durante l’estate Whiteside viene coinvolto nella maxi-trade che ha portato Jimmy Butler in rossonero, finendo a Portland in cambio di Mayers Leonard. La stagione precedente è stata la rottura definitiva tra il giocatore e il front office che non sopportava più lo scarso impegno del lungo. A Portland l’ex-Heat sembra rinato: 16,3 punti, 14,1 rimbalzi e 3,1 stoppate tirando con oltre il 60% dal campo. A livello statistico si tratta della seconda miglior stagione in carriera. Ma anche per quello fatto vedere in campo Whiteside sembra solamente un lontano parente rispetto a quello visto gli ultimi anni a Miami. La sua presenza costante sotto canestro lo rende uno dei migliori rim-protector della lega e le sue capacità a rimbalzo lo rendono fondamentale in entrambe le metà campo (4 rimbalzi offensivi di media questa stagione, massimo in carriera). Il talento del giocatore non si discute così come la straordinarie doti fisiche, e il suo futuro sui parquet della NBA dipende solamente da lui.
Free agency 2020
Il mercato di questa estate è di transizione: dopo gli scoppiettanti trasferimenti della scorsa estate le franchigie NBA puntano al 2021 per accaparrarsi nomi grossi. Tuttavia nel corso di questa Free Agency diverse contender potrebbero aggiungere tasselli importanti per competere per l’anello. Tra questi c’è sicuramente Hassan Whiteside, un giocatore con le caratteristiche giuste per inserirsi in un contesto già formato e capace di relegarsi al ruolo di rimbalzista e difensore. Il ragazzo, però, in passato ha mostrato diverse fragilità che ha riversato sul campo e in spogliatoio in tutt’altro modo cercando di assumersi più responsabilità del dovuto. Da questo punto di vista a Portland sembra aver giocato la miglior stagione in carriera e aver capito il proprio ruolo. Chissà se andrà a caccia di un anello accettando magari un contratto a cifre ridotto dopo il quadriennale da 98 milioni firmato con gli Heat nel 2016?
Lorenzo Mundi
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