Werner Karl Heisenberg, nato a Würzburg in Germania, il 5 dicembre 1901, è stato tra i più celebri e importanti fisici tedeschi del ‘900. E’ considerato uno dei fondatori della meccanica quantistica e ottenne per questo nel 1932 il premio Nobel per la Fisica.
Con uno sfondo familiare di insegnanti, l’alto livello culturale della sua famiglia, e la situazione competitiva a casa, Heisenberg ebbe l’appoggio per avere il successo a cui poi realmente giunse. Ma qualcosa di più era necessario: consacrazione e duro lavoro.
Il percorso universitario di Heisenberg
Dopo essersi laureato in Fisica all’Università di Monaco, nel 1923 divenne assistente di Max Born presso l’Università di Gottinga. Successivamente ottenne la cattedra in Fisica girando in numerose università come Lipsia, Berlino, Gottinga e Monaco.
Subito dopo il periodo universitario, si recerà al Niels Bohr Institute in Danimarca, nel quale entrerà per la prima volta in contatto con una fisica più innovativa, legata a moderne idee sulla teoria atomica. In questo ambiente Heisenberg ebbe la possibilità di coltivare i suoi interessi e alimentare le conoscenze sulla materia.
Heisenberg e il principio di indeterminazione
E’ proprio nell’istituto di Copenhagen che iniziò ad elaborare un metodo innovativo per calcolare i livelli di energia degli atomi. Questa sua formulazione fu denominata “meccanica delle matrici“, una prima versione della meccanica quantistica, fondata sulle frequenze e ampiezze delle radiazioni assorbite ed emesse dall’atomo nel corso delle transizioni tra i livelli energetici del sistema atomico.
Questo studio sulla fisica quantistica culminerà nel 1927, con l’elaborazione del principio di indeterminazione (o di incertezza) di Heisenberg, secondo cui è impossibile determinare con la medesima precisione la posizione e la velocità di una particella. Grazie ad esso, Heisenberg nel 1932 ottenne il premio Nobel per la fisica, a soli 31 anni.
Contributo durante la Seconda Guerra Mondiale
È più o meno a questo punto che la vita di Heisenberg incrocia alcuni degli eventi storici che hanno marchiato indelebilmente la sua nazione: il nazismo, e la corsa alla bomba atomica.
Infatti durante la Seconda Guerra Mondiale, condusse il progetto dell’arma nucleare tedesca, sul quale lavorerà fino alla fine della guerra. Il progetto per il reattore nucleare però fallì forse a causa di una mancanza di risorse o una mancanza di desiderio di porre armi nucleari nelle mani dei nazisti. Questo non fu mai chiaro.
Ultimi anni di vita
Nel 1945 Heisenberg venne arrestato e imprigionato in Inghilterra dagli alleati, nell’ambito dell’operazione Epsilon organizzata per determinare quanto i nazisti fossero vicini alla realizzazione della bomba.
Tornato in patria l’anno successivo, Heisenberg assume la guida del Max Planck Institute, di cui rimase direttore fino al 1970. Heisenberg morì quindi a Monaco di Baviera, il 1° febbraio 1976.
Federica Minicozzi