Helen Hunt, cacciatrice di uomini e di tornado in “Twister”

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Di Federica De Candia

Non basta essere appassionata meteorologa. Cacciatrice di tornado è la specializzazione della Dottoressa JoAnne Thornton, Helen Hunt. Che all’età di 5 anni, si trovò coinvolta in un’esperienza terrificante: un devastante uragano categoria F5, travolse improvvisamente la fattoria in cui viveva con la famiglia. “Non l’hai mai visto mancare una casa, mancare l’altra e poi puntare verso di te“.

Twister“, del 1996, potrebbe sembrare una storia banale ma fu scritta e finanziata ad alto budget, da due famosi miliardari americani, Michael Crichton e Steven Spielberg. E quando il film entra nelle tempeste, fa da collante al pubblico. La tormenta più distruttiva che si sia mai abbattuta nel Midwest negli ultimi 50 anni. L’ex marito di Jo, Bill Harding (Bill Paxton), studia la struttura interna dei tornado. Il suo geniale progetto si chiama Dorothy, una macchina ‘studia tifoni’, anche se lavora come meteorologo in televisione, e sta per sposarsi con una psicologa. Si abbatterà su di lui il vento dei ricordi. Il ciclone più distruttivo della sua vita: il ritorno di fiamma per la moglie.

Twister, uragani, beghe sentimentali

Una bionda dall’aria innocente, i modi pacati ed eleganti. Ma pronta a trasformarsi in un’eroina che lotta contro la forza distruttiva della natura, che viaggia alla velocità superiore di 300 miglia all’ora. Intercettando un percorso di morte per capire l’universo. Helen Hunt, colpisce come gli effetti speciali del film, sorprendenti per l’epoca. “Vuoi vedere un film spettacolare, catastrofico e sciocco? Twister fa per te. Vuoi pensarci? Pensaci due volte prima di vederlo”. Diceva la critica americana. “Twister” fu un vero e proprio fenomeno nel botteghini di tutto il mondo.

Siamo stati tutti affezionati al colonnello Bernacca e le sue previsioni. I cartelloni dalla grafica invariata. Dove un sole o una nuvola erano l’unica differenza. Qui il cinema raggiunge livelli apocalittici, tra sonoro e visioni catastrofiche. Si alzano in volo anche le mucche. Prodigio di tecnologia dai produttori di Jurassic Park, che non ha lasciato indifferente chi l’ha visto. L’unico punto di quiete è la donna ‘contronatura’, Helen Hunt. Un maschiaccio presa dai suoi vortici, ma un punto fermo saldato in terra a cui aggrapparsi, nel triangolo sentimentale tangibile catastrofe. Diabolica anima al pari del ‘personaggio’ tornado. Per godere appieno dell’opera è necessario chiudere gli occhi e riaprirli fingendo di essere spettatori in sala di quell’ormai lontano1996. Qual buon vento di ricordi.

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