Helen Mirren, una dellle più grandi attrici inglesi, dipanatasi professionalmente tra grande cinema e grandissimo teatro, ampiamente riconosciuta da pubblico e soprattutto critica che sovente l’ha elevata con premi di svariata natura e forma, ha ancora bisogno di un’ennesima affermazione di stima? Evidentemente si, a tal punto che la settantesima edizione del festival di Berlino assegna il prestigioso premio alla carriera all’attrice di origine russa che lo aggiunge al suo già ampio palmares tra un’oscar, due palme d’oro, un leone d’oro, un BAFTA, svariati Tony Award e naturalmente altro ancora.
La carriera inizia a diciotto anni con la Cleopatra dell’“Antonio e Cleopatra” del bardo e da lì comincia a smuoversi un meccanismo ben oliato e stabile che dopo i successi teatrali sfocia nel cinema che la regala al grande pubblico e ci regala grandissime interpretazione su tutte la Regina Elisabetta II di “The Queen”, seppur l’antimonarchismo che perpreta ideologicamente nell’attrice, che la assurge definitivamente sia sul grande schermo che sul palcoscenico dove riprende il personaggio nel duemilatredici con la pièce “The audience”. Versatile e emozionale è alla mercè dei più grandi registi Tinto Brass, Peter Sellers, Robert Altaman, Sidney Lumet, Paolo Virzì e naturalmente tanti altri. Poi il più grande riconoscimento istituzionale, immancabile, Dama di Commenda dell’impero Britannico.
Helen Mirren, l’attrice britannica par excellence, riceve l’orso d’oro alla carriera a Berlino.
La stupenda Helen Mirren è un altro tassello che si aggiunge a Berlino e che ha anch’esso un briciolo di italianità spicciola di carattere edile e fonetico, in quanto l’attrice non solo parla italiano ma detiene la proprietà di una masseria a Tiggiano in Puglia, farebbe un film con Checco Zalone ha dichiarato in un’intervista. Che attrice meravigliosa.