La pesante sconfitta casalinga subita contro il Benevento per 0-3 ha messo a rischio la partecipazione ai play-off del Verona. Ora i punti di vantaggio sul nono posto sono soltanto 3: gli Scaligeri dovranno guardarsi alle spalle. Analizziamo il momento dei gialloblù e il calendario delle ultime giornate di Serie B.
Una sconfitta che pesa tantissimo
Doveva essere un’occasione di riscatto per l’Hellas Verona, dopo le ultime uscite non proprio entusiasmanti. E invece si è rivelata una catastrofe. I gialloblù sono caduti in casa contro il Benevento: 0-3 il risultato finale (decide una tripletta di Coda). Il club veneto resta pertanto fermo a 48 punti e ora deve guardarsi alle spalle: sono soltanto 3 i punti che separano gli Scaligeri dal nono posto, che significherebbe restare esclusi dalla partecipazione ai play-off. Un risultato, questo, che avrebbe il sapore della beffa per una squadra che aveva come obiettivo la promozione diretta in Serie A…
Il calo preoccupante del Verona
Eppure la partenza era stata abbastanza positiva. Togliendo il pareggio all’esordio contro il Padova, il Verona aveva ottenuto 4 vittorie consecutive (di cui una a tavolino contro il Cosenza per 0-3). Successivamente, i veneti hanno subito un calo: risultati altalenanti che hanno portato il club di Fabio Grosso dalla prima posizione alla zona play-off. Il girone di ritorno non è stato da meno. Le uniche vittorie ottenute dagli Scaligeri sono arrivate contro Spezia, Salernitana, Venezia e Perugia. Dopo quest’ultima, datata 8 marzo 2019, il Verona ha ottenuto 3 punti in 5 partite (nella 33°giornata i veneti hanno riposato). Un bilancio più da lotta per non retrocedere che da promozione…
A rischio anche i play-off: occhio, Hellas
Mancano appena 4 giornate al termine della regular season di Serie B. Il Verona non avrà vita facile. Gli avversari dei veneti saranno infatti Pescara, Livorno, Cittadella e Foggia. Mentre gli abruzzesi e i Granata sono dirette concorrenti per i play-off, gli amaranto e i pugliesi sono in piena lotta per non retrocedere in Lega Pro. In particolare lo scontro diretto con il Cittadella (attualmente a quota 45 punti) ha il sapore di una finale. Anche tra Spezia e Perugia (rispettivamente a 46 e 45 punti) ci sarà lo scontro diretto nella prossima giornata. Per i liguri soprattutto la strada è in salita: nelle ultime tre giornate se la vedranno con Palermo, Crotone e Lecce, tutte in lotta per obiettivi importanti. Ma se il Verona non dovesse invertire la tendenza, il rischio concreto della beffa è dietro l’angolo. Non preoccupano tanto i gol subiti (38), quanto piuttosto quelli segnati: con 44 reti all’attivo, tra le squadre che occupano la zona play-off, l’attacco dei gialloblù è il secondo meno prolifico. Peggio ha fatto soltanto il Cittadella, con 42 reti segnate.
Le ultime stagioni in Serie A del Verona
Nel 2013 il Verona tornò in Serie A dopo 11 anni. La stagione 2013/14 fu ben al di sopra delle aspettative: i veneti chiusero il campionato al decimo posto. Nella stagione 2014/15 gli Scaligeri arrivarono invece tredicesimi, ma Luca Toni si laureò capocannoniere della Serie A, mettendo a segno ben 22 reti. La stagione 2015/16 vide una brusca inversione di tendenza: i gialloblù retrocessero in Serie B con tre giornate di anticipo, chiudendo il campionato all’ultimo posto a quota 28 punti. Dopo un solo anno di purgatorio, il Verona tornò in Serie A al termine della stagione 2016/17 sotto la guida di Fabio Pecchia. L’idillio durò poco: complice un organico non proprio all’altezza della massima serie, il club veneto retrocesse nuovamente in Serie B l’anno successivo. Ora risalire in Serie A non sarà facile. Ma per tentare l’impresa sarà necessario qualificarsi innanzitutto ai play-off. E, a tal fine, occorrerà non perdere la concentrazione, oltre che invertire urgentemente la tendenza: non sono ammessi margini di errore.