Herbert Hoover è stato il trentunesimo presidente degli Stati Uniti d’America, in carica dal 1929 al 1933 nel pieno della Grande Depressione.
Herbert Hoover studiò geologia presso l’Università di Stanford, laurea che lo condusse in Cina dove svolse la professione di ingegnere minerario di una società privata che lo fece arricchire molto.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Wilson nominò Herbert Hoover commissario della United States Food Administration incaricata dei rifornimenti dei vivere agli alleati europei.
Quando nel 1928 Calvin Coolidge declinò una seconda candidatura, i repubblicani proposero Herbert Hoover, già Segretario del Commercio.
Il suo approccio era basato sulla convinzione che la ripresa sarebbe stata rapida e che i problemi del paese dipendessero da una scarsa fiducia nell’avvenire.
Anche quando la situazione si aggravò ulteriormente i suoi interventi, tesi più al sostegno dei gruppi finanziari piuttosto che alle classi disagiate, lo resero impopolare.
La sua politica fu inefficace nel combattere la pesante crisi che colpi gli istituti finanziari americani, la seguente disoccupazione che colpì più di un quarto della popolazione americana.
Tentò con la dilazione del recupero dei prestiti europei per favorire le esportazioni statunitensi ma gli effetti non furono rilevanti. Sul fronte estero favorì il non intervento contro i movimenti rivoluzionari in America Latina.
Quando si ricandidò nel 1932 la disoccupazione dilagava e a peggiorare le cose ci fù la dura repressione della manifestazione di reduci americani voluta dal generale MacArthur.
La sua attività politica continuò negli anni avvenire nonostante la sconfitta che ha visto subentrare Franklin Delano Roosevelt. Fu consigliere di Truman nel 1947 e sostenitore di John Fitzgerald Kennedy.
a cura di Claudia Cangianiello