Continuano le riprese del film “House of Gucci” per la bella Italia. Questa volta il regista Ridley Scott si trova proprio nella capitale insieme ai protagonisti Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto e Al Pacino. A parlare del film dedicato al guru della moda italiana è stato il direttore della fotografia Dariusz Wolksi. Le sue parole sorprendono e cresce l’attesa per la pellicola, la cui uscita è prevista il 24 novembre 2021.

Dariusz ha descritto meglio quella che sarà l’atmosfera in cui il pubblico rivivrà alcuni pezzi di vita dell’entourage Gucci. Il direttore della fotografia ha precisato come le scene siano state ravvivate rispetto a quelle reali per avere una resa cinematografica d’impatto.

Le dichiarazioni di Wolksi su “House of Gucci”

Queste le sue parole: “Il mondo della moda e queste sfilate non erano così belle. Guardi quei grandi cappotti e cose del genere…. È una tragedia tragica un po’ kitsch e divertente – come una soap opera di alto livello. Con un cast folle“. A proposito del cast Wolksi ha voluto raccontare un’espediente divertente avvenuto sul set: “Ho chiamato Al Pacino Michael per errore ben 5 volte”.

Il direttore della fotografia ha poi fatto un parallelismo con il film di Akira Kurosawa: “È come Rashomon, da tre diverse prospettive: quella del marito, quella dello stupratore e infine quella della moglie. È il XIV secolo che rivive nel XXI secolo. Ha una risonanza molto contemporanea e le performance sono fenomenali.

Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani - Lady Gaga e Adam Driver sul seti di "House of Gucci" - Photo Credits: Cinematographe.it
Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani – Lady Gaga e Adam Driver sul seti di “House of Gucci” – Photo Credits: Cinematographe.it

Le parole del direttore della fotografia sul nuovo film di Ridley Scott

Dariusz Wolksi ha poi voluto incuriosire ulteriormente il pubblico lasciando dichiarazione su un altro nuovo film di Ridley Scott, “The Last Duel“. La pellicola con Ben Affleck e Matt Damon uscirà a ottobre del 2021 e il direttore della fotografia ha aggiunto: ” Ho visto metà del montaggio del film perché ci siamo dovuti fermare a causa del COVID. Era molto lunga e molto intensa, sapendo che avevamo ancora da girare la seconda metà del film

Marta Millauro

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