Sono molti gli interrogativi che ruotano attorno al ruolo che l’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi avrà nelle prossime elezioni politiche. Ci si chiede se il Primo ministro, chiamato per intervenire in una situazione emergenziale, si tratterrà nelle stanze di Palazzo Chigi oltre la fine del suo mandato. Inoltre, è curioso cercare di capire come si organizzeranno i partiti. Questa notte, durante l’esame delle modifiche al decreto legislativo Milleproroghe la maggioranza si è mostrata ancora una volta spaccata.
È caos quando gli interessi dei partiti non coincidono con quelli del Paese
Quanto accaduto questa notte non lascia tranquillo il Governo guidato da Mario Draghi, ed è normale aspettarsi che le elezioni amministrative di questa primavera aumenteranno gli scontri. La campagna elettorale infatti, potrebbe far emergere ulteriori rotture. Per ottenere la vittoria nelle città in cui si andrà al voto, i partiti si focalizzeranno sicuramente su singole battaglie rappresentative, che aumenteranno il caos.
Inoltre, gli italiani saranno chiamati a votare per il referendum sulla giustizia. A questo proposito il centrodestra si è già detto favorevole ai quesiti, mentre Giuseppe Conte fa presagire un’opposizione da parte del Movimento Cinque Stelle. Spostandoci però su temi che toccano più da vicino gli italiani, ci sono forti preoccupazioni anche per il caro bollette, il superbonus, il green pass e le concessioni balneari. Tutti elementi che potrebbero addirittura sfociare in uno scioglimento anticipato delle Camere.
Del resto, è difficile per gli elettori trovare una spiegazione alla composizione attuale della maggioranza. Partiti che si sono sempre fatti la guerra, si trovano a governare insieme. Mario Draghi ha per un attimo silenziato i contrasti tra le varie fazioni, ma ora la pandemia sta rallentando notevolmente, e i partiti si fanno risentire con i loro interessi originari. I leader già adesso non sembrano volersi piegare a ulteriori sacrifici, come quelli che hanno portato al PNRR. Infatti, il fatto che la durata questo programma non coincida con la durata della legislatura, potrebbe costituire un problema per la crescita economica dell’Italia. Mattarella ricorda che il programma Next Generation Europa è uno strumento fondamentale per l’avanzamento del nostro paese, e auspica pertanto che le divisioni partitiche non prevalgano sull’interesse della nazione.
Michela Foglia
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