I Ricchi e Poveri, sempre energici e coinvolgenti, lo scorso anno hanno fatto cantare la platea del Festival di Sanremo 2020. Si è trattato di un evento straordinario, una reunion tanto attesa, vista anche la presenza di Marina Occhiena. È successo 40 anni dopo la scelta di rompere il sodalizio musicale; dopo, infatti, li abbiamo visti sempre in tre. Pure Franco Gatti, però, ha preferito di allontanarsi dal mondo dello spettacolo. Nessuna lite o incomprensione: la decisione è stata presa dopo la morte prematura, nel 2013, del figlio Alessio ventiduenne a causa di un infarto.
«Mio figlio beveva, beveva e beveva», ha detto di recente in un’intervista a Vieni da me, programma televisivo condotto su Rai Uno da Caterina Balivo, «ed è stata anche un po’ la sua disgrazia. Ha fatto una ca**ata, la prima della sua vita, con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così», ha aggiunto.
La ragione dell’infarto, infatti, è da ricercare in un mix letale di eroina e alcol. A rilevarlo sono stati gli esami del medico legale, disposti dalla Procura di Genova. «Era geniale – ha raccontato – Io ho sempre giocato nei titoli borsistici, gli feci vedere come facevo. Dopo sei mesi era migliore di me. Di studiare non se ne parlava, però era un tipo così. L’unica cosa era che beveva molto».
Nonostante il grande dolore che la perdita di un figlio provoca e che nessun genitore vorrebbe mai provare, Franco Gatti reagisce ed è sicuro di una cosa: il gabbiano che lo veniva a trovare tutte e mattine era in qualche modo legato a suo figlio Alessio. Era un segno della sua presenza.
Il cantante dei Ricchi e Poveri, però, ha deciso di ritirarsi, selezionando con cura le apparizioni televisive. Questo aspetto rende ancora più significativa la sua presenza sul palco di Sanremo 2020. I Ricchi e Poveri si sono dimostrati, come sempre, all’altezza del ricordo lasciato nella memoria dei fan
«Ho inculcato a mio figlio, fin da piccolo, la paura delle droghe», ha dichiarato dopo il lutto Franco Gatti, «Voglio sperare che Alessio sia morto per cause naturali e non per droga. Aspetto l’esito dell’autopsia, ma se la droga non c’entra, querelerò chi ha attribuito il decesso all’uso della cocaina», ha aggiunto.
La ragione presunta della morte di Alessio Gatti, infatti, è trapelata immediatamente. Il corpo è stato trovato nel suo appartamento di Genova da una zia. Un avvenimento che distrugge qualsiasi genitore, che trova assurda l’idea di sopravvivere a un figlio. La tragedia è avvenuta quando il cantante aveva 70 anni.