Continuano in diversi paesi del mondo le prosteste contro l’invasione Russa in territorio Ucraino. Sono diventate virali le incessanti manifestazioni dei Russi pacifisti, i quali hanno reso pubblica la loro opposizione alla guerra nonostante i numerosi arresti avvenuti nei giorni scorsi. 

L’altro lato russo unito per la pace

Diventano le piazze centrali di Mosca e le strade di San Pietroburgo i punti di incontro per quella minoranza pacifista russa che si oppone all’occupazione del Presidente Vladimir Putin in suolo Ucraino. 

Secondo dati raccolti e divulgati dal gruppo per i diritti civili OVD-Info, dall’inizio della guerra sono state oltre 5.800 le persone fermate. Anziani, donne e bambini che sono stati trascinati dagli agenti in assetto anti sommossa per porre tregua alle proteste che sembrano non voler fermarsi. 

Oleg Deripaska, che in passato aveva lavorato a fianco del Presidente Putin, afferma 

«Serve la pace, i colloqui tra Russia e Ucraina devono iniziare il prima possibile!»

Le opposizioni però non si fermano qui. Le proteste hanno conquistato anche il web. Accademici, artisti, scienziati e sportivi partecipano alla ribellione attraverso i social: immagini e video contro la guerra sono stati condivisi da utenti di tutto il mondo nella di giungere ad un’eventuale intesa. Utenti russi hanno cambiato la loro immagine del profilo con un quadrato nero in simbolo di lutto.

«Si tratta di una decisione fatale che causerà enormi perdite umane e minerà le basi del sistema di sicurezza collettiva. La responsabilità per aver scatenato una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia»

Questo è quanto è stato dichiarato da divesi ricercatori che non si perdono d’animo nella speranza di un accordo.