Natale periodo di festa e di partenze.

In passato lo erano più le stazioni ma oggi più di queste lo sono gli aeroporti, gremiti di gente che con le loro valigie piene di oggetti personali e doni, corrono davanti agli schermi per vedere quando partirà il loro volo.

Viaggiare per piacere, per andare in un nuovo posto mai visitato o più semplicemente per andare dai propri cari a passare le feste con loro.

Ciò che più colpisce in quel groviglio di gente che va e che viene, non è tanto chi parte ma coloro che attendono.

Se passassimo anche solo una mezz’ora fermi ad osservare quella gente, qualcosa di meraviglioso si potrebbe notare. In quell’attesa fatta di trepidazione e scandita dal rumore dei trolley dei passeggeri si può notare tanta tenerezza; la stessa che avrà il culmine della sua esplosione nel momento in cui dai tornelli degli arrivi si intravederà il proprio caro. Abbracci, baci e tanta commozione, la stessa, ogni anno.

L’attesa e la gioia dell’arrivo degli altri è sempre ricca di emozioni che col passare degli anni diventa anche più ricca di aspettative. 

Forse l’ aeroporto non avrà la stessa magia ed intimità delle antiche stazioni, in cui il tempo era scandito dagli orologi posti in alto alle corsie degli arrivi, ma sicuramente esprime amore.

Beh, se si pensa che le feste, soprattutto quelle natalizie  siano solo la  corsa all’ acquisto dei regali o un po’ di meritato riposo dopo mesi di lavoro, ci si sbaglia. C’è nell’atmosfera natalizia ciò che nelle altre festività non si nota granché, cioè raccoglimento, voglia di famiglia e di amore. Forse, dopotutto, è proprio questo lo spirito del Natale, ciò che tutti dovremmo cercare di avere nel cuore.

Rosanna Maurici