Ibra non basta: Milan poco concreto

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Di Redazione Metropolitan

Ibra indubbiamente ha alzato il livello del gioco milanista, ma nonostante ciò i rossoneri non riesco ad ingranare come si deve. A causa della poca esperienza e lucidità, i giocatori del Milan anche ieri a Firenze non sono riusciti a chiudere una partita che sembrava già essere in tasca: urge un cambiamento.

IBRA, ANCORA UN CAMPIONE

Ibra è una delle note liete della compagine milanista di quest’anno: lo svedese a 38 anni è ancora in grado di fare la differenza, e ieri lo ha dimostrato. Nel primo tempo, l’attaccante rossonero, è riuscito a siglare un gol dei suoi, creandosi un’occasione sostanzialmente dal nulla, proprio come sempre ha fatto nella sua carriera. Per sua sfortuna e per sfortuna del Milan il gol è stato annullato al VAR per un tocco di mano: ai fini del regolamento annullare il gol ci sta, ma annullare una bellezza del genere sembra quasi un delitto.

Ovviamente non è stato il solo Ibra a far felici i tifosi del Milan: Ante Rebic oramai è una conferma. I dati parlano chiaro, è l’uomo più informa del Milan, e tra i migliori del campionato nell’ultimo periodo: sono 6 i gol in campionato, compreso il gol dell’ex di ieri sera. E’ proprio lui la perfetta spalla di Zlatan, un giocatore che svaria e che non dà punti di riferimento.

POCA CONCRETEZZA E SOLIDITA’

Un dato accertato dopo la prestazione di ieri è la poca concretezza e solidità della squadra di Pioli. Difatti la squadra rossenera era riuscita a sbloccare la partita, con un gol di Ante Rebic. Anche la fortuna ha aiutato: la Fiorentina è rimasta in 10 dopo un dubbioso rosso dato a Dalbert per un fallo su Ibra. L’espulsione ha fatto notare la poca esperienza di Ibra e compagni, che si sono fatti schiacciare da una Fiorentina presa dall’orgoglio.

Pioli non è riuscito ad incutere carattere alla squadra, che si è sgretolata come un castello di sabbia. Per l’ennesima volta il Milan non è riuscito a tenere un risultato che sembrava assodato, a causa di poca esperienza e carattere. La poca solidità del centrocampo non aiuta, così come una difesa che sembra tutt’altro che solida. Adesso serve un’iniezione di fiducia da parte di Pioli, che dovrà portare avanti la squadra fino a fine stagione: ormai l’unico obiettivo possibile è il quinto posto.

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Ibrahimovic, uomo simbolo del Milan. (Getty Images)

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