Un faccia a faccia duro in uno degli ultimi derby di Milano, in Coppa Italia. Ibrahimovic-Lukaku, nell’occasione, si sfidarono occhi negli occhi e volarono parole davvero grosse tra i due. Ne scaturì, addirittura, una mezza rissa tra gli altri componenti delle squadre di Inter e Milan con Antonio Conte e Stefano Pioli impegnati a fare da pacieri. Tra gli insulti, lo svedese disse al belga: “Go to your mother, go do your voodoo shit, you little donkey“. Tradotto letteralmente significa “Vai da tua madre, vai a fare le tue stronzate voodoo, piccolo asino“. A distanza di mesi, e con l’ex interista ora al Chelsea, l’asso del Diavolo pensa, seriamente, di essere diventato oggetto di uno di quei malefici.
Scontro Ibrahimovic-Lukaku: parla il rossonero
“Mi è rimasto un dubbio atroce. Quel derby l’abbiamo perso. Io sono stato espulso. Poi mi sono infortunato. Sono successe un sacco di cose storte. Vuoi vedere che il rito Lukaku me l’ha fatto davvero? Così ho chiesto agli amici credenti di pregare per me – racconta al Corriere della Sera, mandando poi un messaggio bellicoso al belga, da quest’anno tornato al Chelsea –. Devo saldare il conto anche con lui. Spero di incontrarlo presto. Per strada? Ma no, sono cose che vanno risolte in campo. Io non odio nessuno, tanto meno Lukaku. L’odio è un sentimento impegnativo. Lui litiga prima con Romagnoli, poi con Saelemaekers; io intervengo per difendere i compagni, e Lukaku mi attacca sul piano personale. Da restare scioccati. Eppure eravamo stati compagni al Manchester. Lukaku ha un grande ego, è convinto di essere un fuoriclasse, ed è davvero forte. Ma io sono cresciuto nel ghetto di Malmoe, e quando qualcuno mi viene sotto a testa bassa, lo metto al suo posto. Così l’ho colpito nel suo punto debole: i rituali della mamma. E lui ha perso il controllo“.
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(Credit foto – pagina Facebook NTV Spor)