Ibrido nel WRC, la FIA prevederà un “Piano B” in caso di fallimento

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Di Redazione Metropolitan

Tra i tanti fattori di discussione nelle ultime settimane nel FIA World Rally Championship, sicuramente il regolamento 2022 è in cima alla classifica. L’introduzione dell’ibrido nel WRC potrebbe incontrare alcune difficoltà. Per questo, la FIA starebbe studiando un “Piano B” in caso di fallimento.

Ibrido WRC – Ogni innovazione incorpora grande incertezza e scetticismo. Nella stagione 2022 entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico del FIA World Rally Championship secondo cui le vetture saranno spinte da un propulsore ibrido. La stessa Federazione starebbe pensando alla creazione di un piano alternativo da attuare nel caso in cui i costruttori non fossero in grado di aderire all’accordo.

Ibrido WRC Yves Matton
Yves Matton, Responsabile della divisione Rally nella FIA – Photo Credit: ERC

“Le squadre dovranno aderire al regolamento entro Aprile 2020. In caso di mancata adesione, questo ci darà l’opportunità di studiare una nuova strategia nei successivi 18 mesi. I costruttori avevano richiesto l’adozione di queste vetture ed i feedback per il 2022 sembrano positivi. Costi? Stiamo lavorando per ottenere le massime prestazioni mantenendo dei costi ragionevoli, però questa tecnologia di alto livello ha dei costi.”Yves Matton, responsabile rally FIA

Entro il mese di aprile 2020 i costruttori dovranno comunicare la loro ufficiale adesione al programma ibrido, con un buon lasso di tempo per realizzare la vettura per la stagione sportiva 2022. Gli attuali costruttori Hyundai, Toyota e M-Sport Ford hanno dichiarato che spingeranno a fondo per l’introduzione dell’ibrido. Tuttavia, nessuno di loro ha aderito ufficialmente in quando il regolamento non è ancora stato completato. Qui entra in gioco la strategia alternativa ideata dalla FIA: basare tutto sulle attuali R5.

“L‘unico modo per ridurre i costi sarebbe di fare un campionato basato sulle R5, ma non è quello che vogliono i costruttori per la top-class. Nel 2023 abbiamo l’obiettivo di avere venti costruttori che competano regolarmente nel campionato. Questo potrà avvenire specialmente nel WRC2 e WRC3 già dal prossimo anno, dove molte vetture saranno supportate dal costruttore ufficialmente. Ci aiuterà a creare ancora più interesse per il campionato”Yves Matton, responsabile rally FIA

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