Iceberg grande più della Liguria. Era tenuto attaccato alla Penisola Antartica da una stretta sezione di ghiaccio che ora si è spezzata.

Si chiama A68 ed è uno dei più grandi iceberg mai visti. Pochi mesi fa era ancora una ferita tra i ghiacci dell’Antartide settentrionale. È il risultato del distacco di una parte dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, lungo la costa orientale della penisola antartica.

A dare la notizia sono stati i ricercatori dell’università inglese di Swansea, che monitoravano il fenomeno dal 2014. Il distacco era atteso da tempo. Gli ultimi 13 chilometri della frattura si sono distaccati negli ultimi 30 giorni.

Il nuovo iceberg pesa circa 1.000 miliardi di tonnellate con una superficie di 5.800 km quadrati e uno spessore di 200 metri.

L’enorme faglia (Fonte: www.nibiru2012.it)

I ricercatori dell’ESA stimano che la parte emersa sia alta circa 30 metri, quanto un palazzo di una decina di piani. Lo spessore medio dell’iceberg è stimato in 190 metri.

Solo pochi chilometri di ghiaccio tenevano il blocco collegato alla calotta principale del continente bianco. “Il ghiaccio di questo gigantesco iceberg potrebbe riempire 460 milioni di piscine olimpiche”, spiegano gli esperti della Swansea University. “Il colossale iceberg non farà aumentare i livelli del mare, ma potrebbe rendere la calotta di ghiaccio meno stabile – sottolinea Anna Hogg, esperta di osservazioni satellitari dei ghiacciai. “È come avere un cubetto di ghiaccio in un gin tonic: non è detto che il suo scioglimento ne aumenti il volume nel bicchiere in modo considerevole”.

L’iceberg che si è formato ha modificato in parte la geografia dell’Antartide. Stando alle rilevazioni, ora l’iceberg dovrebbe iniziare lentamente ad andare alla deriva, galleggiando nell’antistante Mare di Weddell.

Al momento i ricercatori non escludono la possibilità che l’iceberg resti in prossimità del punto in cui si è staccato.

Fonte: web

La buona notizia è che il distacco e il futuro scioglimento dell’iceberg non avrà effetti immediati sull’innalzamento dei mari perché stava già galleggiando.

Nei prossimi mesi e anni la piattaforma di ghiaccio potrebbe sia gradualmente ricrearsi oppure potrebbe subire ulteriori distacchi che potrebbero alla fine portarla a collassare” spiega Adrian Luckman della Swansea University, ricercatore capo del progetto Midas.

Un’immagine della profonda crepa nella sezione C della piattaforma di Larsen, Antartide (Fonte: www.ilpost.it)

Cosa succederà ora? Senz’altro il panorama dell’Antartide subisce un cambiamento radicale e il gigante di ghiaccio inizierà a muoversi attraverso i mari. Quale la direzione più probabile?

I satelliti continueranno a seguire la sorte della massa di ghiaccio, la direzione che prenderà e i cambiamenti che subirà.

Le conseguenze sul paesaggio antartico, secondo gli esperti, sono ancora tutte da valutare. Ci vorranno anni per capire se comprometterà la stabilità e l’integrità della banchina rimasta scoperta.

Patrizia Cicconi