Hai appena messo online o finito di creare il tuo ecommerce, e inizi – senza quasi rendertene conto – a chiederti quando (e se!) arriveranno le prime vendite. Arrivato a questo punto i dilemmi irrisolti e le domande “amletiche” saranno quasi sempre numerose, in certi casi alimentando false aspettative, in altri facendoti scoraggiare del tutto e dandoti sgradevoli sensazioni. Non è il massimo, ma non ti preoccupare: non sei affatto il solo!

Aumentare le vendite del proprio sito e-commerce rientra tra i desideri leciti, o addirittura doverosi, che sono all’ordine del giorno per chiunque abbia investito in questo ambito. Eccoti cinque suggerimenti utili che potresti sfruttare per migliorare le tue vendite, giorno dopo giorno, e valorizzare il tuo investimento.

Investi in ads su Facebook o Google

Se è vero che questo task dovrebbe essere affidato ad un esperto e, di fatto, in molti casi viene di fatto autogestito per esigenze di budget, non ci sono dubbi che si tratti di uno dei modi più immediati per provare a migliorare le conversioni del tuo negozio online. Puoi anche optare per un uso tradizionale dei social network (nello specifico Facebook, ma anche Instagram), ma se non farai uso delle ads a pagamento è plausibile che tu abbia scarsa visibilità e che l’operazione diventi, alla lunga, frustrante.

Un piano editoriale creativo e ben strutturato potrà aiutarti, il più delle volte, a costruirti un pubblico per la pagina social della tua azienda, con il tempo e la cura dei particolari. Del resto, a determinate condizioni, i costi delle ads in cui investi potrebbero essere scaricati dai costi della partita IVA della tua azienda, per quanto la normativa sia complessa a riguardo e non agevole da riassumere. Motivo per cui potrebbe valere la pena ricorrere ad un assistente fiscale, che possa spiegarti come aprire una PIVA e come gestirla, cosa per cui è possibile affidarsi a servizi come fiscozen.it.

Proponi un’offerta concreta e unica

L’idea in questione non si basa banalmente sul provare ad emulare i grossi competitor sul mercato, irraggiungibili quasi per definizione: si tratta di valorizzare l’esperienza dell’utente, dandogli una buona ragione per stare nel vostro sito, interessarsi ai vostri prodotti o servizi e fornirgli, finalmente, un’offerta di quelle davvero imperdibili.

Valorizza il tuo ecommerce grazie al marketing

Anche qui, facciamo attenzione: non si tratta di mettere online il catalogo e aspettare che i visitatori arrivino “per magia”: dovrai impostare una vera e propria strategia di promozione, che possa valorizzare gli aspetti che rendono unico il tuo sito di e-commerce. Per fare questo, dovrai fare delle valutazioni preventive di vario genere (dalla comunicazione alle tempistiche), che possano sincronizzarsi al meglio con la realtà aziendale sottostante.

Fai un po’ di link building

Per quanto si tratti di un’attività che deve essere ponderata e gestita con cura, quasi sempre con la supervisione di un esperto, la link building può essere uno strumento prezioso per incrementare le vendite. Grazie ad essa potrai essere citato, con varie tecniche, dai siti web più in vista, ottenendo sia una visibilità diretta (chi consulta quel sito vedrà un riferimento al tuo ecommerce e potrebbe cliccarci) che una, in ogni caso, indiretta (Google e Bing terranno conto del backlink al tuo sito ai fini del posizionamento).

E non dimenticare la SEO onsite!

Hai verificato che il tuo sito sia scansionabile e visibile da Google? Da quanto tempo non apri la Search Console del tuo sito? Se è vero che non è troppo agevole per gli e-commerce nuovi posizionarsi bene su Google, questo vale soprattutto nella parte organica, che è sempre più soggetta a vincoli e limitazioni di ogni tipo (misure anti-webspam). La SEO sul tuo sito per la parte onsite (ovvero: header HTTPS, title, meta description, metriche PageSpeed Insights, …) sarà fondamentale per creare i corretti presupposti dai quali far partire il tuo sito. In questo contesto le piattaforme “pronte all’uso” sono più comode per l’uso quotidiano, ma meno customizzabili lato SEO. Di contro, le prime sono più indicate per la fase di manutenzione del servizio, e le seconde richiederanno assistenza tecnica continuativa.