Con la sospensione definitiva del campionato le ambizioni dell’Igor Gorgonzola Novara si sono fermate definitivamente.
Ancora in corsa per la Champions League e terza in campionato, la squadra piemontese non soddisfa la sua voglia di riscatto per una stagione che avrebbe dovuto portare risultati ancora migliori.

Una buona stagione, ma sotto le aspettative

Sarebbe dovuta essere la stagione della rincorsa sull’Imoco e della conferma ai grandi livelli. L’obiettivo era la vetta di tutte le competizioni; dimostrare che Conegliano non è l’unica fuori classe della Serie A1 e portare in alto la pallavolo nostrana all’estero.
L’Igor Gorgonzola Novara è riuscita solo in parte in quest’impresa.

Dopo una stagione da protagonista, la scorsa, si sarebbero voluti replicare i bei risultati. Seconda in campionato e in finale Play-off scudetto, vincitrice della Coppa Italia e della Champions League, Novara si apprestava ad affrontare un campionato con un roster di primissimo livello ed un progetto vincente.
I risultati, considerati gli obiettivi, sono stati appena sufficienti per ambire alle vittorie prefissate. In campionato le sconfitte contro Chieri e Brescia sono costate il secondo posto in favore della UYBA, anch’essa vincitrice contro le biancoblù nel girone di ritorno. L’AGIL Volley chiuderà questo campionato con 20 partite disputate, di cui 6 sconfitte che pesano caro nel bilancio finale
In Italia le cose non continuano bene, il sogno di bissare la Coppa Italia per il secondo anno consecutivo svanisce presto. L’Igor lascia la competizione già ai quarti di finale, eliminata in casa propria dalla Saugella Monza in 4 set.

È un Igor Novara internazionale

Diverso il discorso per le competizioni internazionali, dove l’Igor si è comportata molto bene.
La squadra di Barbolini ha chiuso il suo girone di qualificazione al primo posto, al netto di una sola sconfitta in casa dell’Allianz MTV Stuggart. Qualificata così ai quarti di finale della massima competizione europea, Novara avrebbe dovuto affrontare il Fenerbahce Istanbul in una partita mai disputata per la pandemia da Coronavirus.
Anche il Mondiale per Club è stato disputato al massimo: Novara ha chiuso anche questo mini-girone di qualificazione in vetta, trovandosi a perdere al tie-break della semifinale contro le turche dell’Eczacibasi. Purtroppo la finalina per il terzo posto non è andata meglio, venendo sconfitte dal VakifBank e tornando a casa con il cucchiaio di legno.

Igor Novara all’ingresso in campo – Photo Credits: Official Facebook Page Igor Gorgonzola Novara

Un roster da Igor

Trascinati dalla forza bruta di Egonu nella scorsa stagione, quest’anno l’Igor Gorgonzola Novara avrebbe dovuto colmare la sua assenza con un ventaglio di giocatrici importanti. Sulla carta è stato così, ma sul campo è stato un discorso diverso.


La stagione è iniziata con Brakocevic, nuovo opposto per questa stagione, fuori per qualche acciacco fisico: la giocatrice italo-serba è arrivata a Novara un po’ fuori giri e non ha mai dimostrato i suoi soliti numeri durante questa stagione. Interessante come Barbolini – sulla panchina piemontese dal 2017, con all’attivo una SuperCoppa, due Coppa Italia e una Champions League – la sostituisse. La scelta è spesso caduta su Chiara Di Iulio, schiacciatrice impiegata come opposta che aiutava in fase di ricezione, dalla quale veniva esentata Vasileva. Una linea di ricezione che andava a cementarsi con quel baluardo che ormai è Stefania Sansonna. Sei anni all’Igor la fanno una delle leader del gruppo non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche da quello umano. Batteria delle ricevitrici che si chiude con Megan Courtney, martello statunitense impiegato anche come libero nelle competizioni internazionali, è una giocatrice completa ed intelligente. È lei l’ago della bilancia e l’equilibratrice del sestetto.

L’Igor Novara tra pilastri, certezze e novità

Sestetto che si chiude con una diagonale di centrali davvero spinose. Cristina Chirichella, capitano e altro pilastro della squadra insieme a Sansonna, e Stefana Veljkovic sono tra le peggiori clienti da incontrare sotto rete sia per velocità di colpo che per altezze. La capitana azzurra rimane costante nelle prestazioni, sempre più sicura delle sue possibilità fisiche e tecniche; la serba, al contrario, durante questa stagione non ha mostrato tutto il suo valore.
Si sa che per i centrali il feeling con il palleggiatore è fondamentale, e con l’arrivo di Micha Hancock sembrava fosse migliorato. La palleggiatrice americana si è inserita bene all’interno della squadra, contribuendo a far rendere al meglio tutte le sue compagne.

Una stagione potenzialmente da prima della classe per l’Igor Gorgonzola Novara. Ad eccezione della Coppa Italia, gli obiettivi potevano essere ancora centrati tutti, nonostante qualche fatica di troppo lungo il tragitto.

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