È un Iker Lecuona convinto che la KTM sbagli approccio con i giovani centauri, quello che ha risposto alle domande di una lunga intervista. Il corridore iberico ha sottolineato come la disponibilità di poco tempo concessa possa essere alla base di questo comportamento errato del team di MotoGP.

Le parole di Iker Lecuona su KTM

Ecco le parole, rilasciate a motorsport.com, del pilota spagnolo che il prossimo anno correrà in Superbike con la Honda ufficiale:

“Onestamente, penso che non sia corretto. Perché se tu credi in un pilota, lo fai per uno, due, tre o quattro anni. Credi in lui, ma devi comunque dargli il tempo di adattarsi e migliorare. Con un anno, non puoi dire al pilota ‘devi essere lì’ o mettergli pressione. Tutti hanno bisogno di tempo per adattarsi. Penso che sia questo il caso volevano portare un pilota giovane e che andasse veloce con una moto complicata. Non è una Ducati o una Yamaha. Abbiamo lavorato in questi due anni, in qualche gara sono andato veloce o anche KTM lo è stata, ma in molte altre gare noi KTM eravamo ultimi. Il motivo non è che sono un pilota migliore una settimana prima e quella dopo no, è perché la moto è molto difficile da capire ed è molto complicato lavorare. Se non dai tempo ai piloti, non puoi fare nulla. Ora il livello in MotoGP è molto alto. In molte piste andavamo molto veloci e in altre ero 15esimo, ma ero a sette decimi dai primi con sei costruttori in pista. Con moto completamente diverse, eravamo tutti in un secondo, quindi il livello è altissimo. Non sei lento perché sei 15esimo, sei a sette decimi dal primo. Penso che questa situazione non ci sia mai stata in MotoGP. Se verifichi, forse cinque anni fa chiudevi a un secondo dal primo ma eri sul podio. Ora se sei a un secondo, sei ultimo”.

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Photo Credit:MotoGP.com