Il 12 giugno 1922 è nata l’astrofisica Margherita Hack, che quest’anno avrebbe compiuto esattamente cento anni. Hack si è spenta all’età di 91 anni nel 2013 in un ospedale di Trieste dove era stata ricoverata per problemi cardiaci.

Margherita Hack, la donna delle stelle

La Hack è stata un’astrofisica e divulgatrice scientifica, ma anche un’attivista politica. Il suo contributo scientifico si è reso evidente nel campo dell’astronomia. Margherita Hack è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987. Inoltre ha lavorato presso diversi osservatori americani ed europei, facendo parte per lungo tempo nei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.

Una donna eclettica, amante dell’universo

Margherita Hack non è stata soltanto una divulgatrice in campo scientifico, ma anche un’attivista politica e una scrittrice rinomata. Alcune delle sue opere sono di tipo scientifico, mentre altre rispecchiano in modo particolare il suo pensiero sulla vita e sulla società in generale. “La mia vita in bicicletta” racconta alcuni scenari divertenti della sua vita dall’infanzia fino agli anni della sua carriera scientifica. Ogni aspetto della sua vita viene descritto in modo autobiografico, come una passeggiata in bicicletta.

Un libro divulgativo è invece “Stelle, pianeti e galassie. Viaggio nella storia dell’astronomia dall’ antichità ad oggi”. Si tratta di un libro che permette di esplorare l’universo in modo semplice e intuitivo. “Nove vite come i gatti. I miei primi novant’anni laici e ribelli” é un romanzo dove l’astronoma ricorda i principi che hanno guidato la sua vita.

Infine con il romanzo “Libera scienza in libero stato” Margherita Hack espone un’invettiva contro la rassegnazione di un’Italia che invece di crescere, sembra tornare indietro nell’oscurità dal punto di vista culturale e della ricerca. Infine “L’amica delle stelle. Storia di una vita” racconta il principio che ha dato origine alla sua grande passione per l’astronomia.

Sonia Faseli