Il 19 agosto si celebra in tutto il mondo la Giornata della Fotografia, per ricordare come questa innovazione abbia cambiato la storia della memoria umana. Ogni singolo scatto può infatti preservare i momenti più salienti della nostra vita.
La Giornata Internazionale della Fotografia
La Giornata Internazionale della Fotografia è stata istituita nel 2010 dall’australiana Korske Ara. La scelta della data in cui celebrare questa giornata è dovuta al fatto che il 19 agosto 1839 è stato presentato per la prima volta il dagherrotipo. In questa giornata il fisico François Arago ha presentato presso l’Accademia delle Scienze e delle Arti Visive di Parigi il primo procedimento fotografico per lo sviluppo delle immagini. Louis Jacques Mandé Daguerre ha messo a punto questo procedimento. Anche se questo processo era in grado soltanto di fornire un’unica copia non riproducibile, su un supporto di argento o rame argentato in camera oscura.
In realtà l’origine della fotografia ha origini molto più antiche di quello che si pensa. L’arte di “scrivere con le immagini” è stata studiata per la prima volta da Aristotele nel IV secolo a.C. Ma la prima fotografia vera e propria è stata ottenuta nel 1826, grazie allo scatto di Joseph Nicéphore Niépce.
Quest’ultimo è stato in grado di scattare la prima foto al mondo con una camera oscura. Egli è riuscito a fissare un’immagine su un supporto fisico, in l’articolare su una lastra di legno. Il suo soggetto principale è “Vista dalla finestra a Le Gras”, ancora oggi intatta. Nell’immagine è possibile individuare la finestra aperta, sulla sinistra una colombaia e dietro un albero. Nel centro dell’immagine è visibile un tetto, mentre sulla destra un camino.
Per scattare questa foto Niépce ha impiegato otto ore, ottenendo alla fine un’immagine dalle dimensioni di 20X25. Nel 1829 Niépce ha cominciato a collaborare con Louis Daguerre per sviluppare questa immagine con il processo innovativo del dagherrotipo. In realtà questa collaborazione non ha avuto un seguito, dato che Niépce è morto quattro anni dopo questa idea. Daguerre è però riuscito a migliorare da solo questa invenzione, riuscendo poi a presentarla in tempo per il 19 agosto 1893.
La dagherrotipia è stata la prima procedura in assoluto a fissare in modo permanente un’immagine. La particolarità di questa tecnica consisteva in una camera oscura riadattata, con un dorso rimovibile. In realtà i materiali usati per questo procedimento, argento e rame, la rendevano una pratica particolarmente costosa ed elitaria. Questa rappresentava un lusso che solo alcune classi agiate potevano permettersi. Inoltre il mercurio e il tiosolfato di sodio utilizzati hanno causato la morte prematura di molti fotografi a causa della loro tossicità.
L’evoluzione della fotografia
Dalla fine dell’Ottocento fino ad oggi, la fotografia è stata in continua evoluzione. Basti pensare alla prima fotografia a colori, avvenuta nel 1947. Invece la prima fotografia digitale risale al 1975. Inizialmente però la fotografia non è un’arte per tutti. Le prime fotografie ritraggono solamente paesaggi e ritratti della borghesia. Ci vorranno ancora molti anni prima che possa diventare un’arte conosciuta dalla massa. La svolta in questo senso avviene con l’avvento della Kodak portatile.
La fotografia non è più uno strumento per pochi, ma diventa più economica e alla portata di tutti. La possibilità di imprimere momenti della propria vita in pochi secondi diventa una passione comune, che progredisce con l’avvento di macchine fotografiche sempre più avanzate. L’avvento degli smartphone ha poi portato il concetto di fotografia ad un altro livello digitale. La possibilità di scattare foto ovunque e in qualunque momento ha fatto diventare questa passione una mania social, per condividere la propria vita in ogni momento.
Oggi la fotografia è uno degli strumenti più potenti al mondo, perché permette di raccontare e far rivivere ricordi senza bisogno di parole. L’ideatore di questa giornata celebrativa, il fotografo Korske Ara ha dichiarato che “La fotografia è un’invenzione che ha cambiato radicalmente il modo in cui vediamo quello che ci circonda: possiamo visitare posti lontani senza muoverci, condividere e rivivere emozioni e momenti importanti anche a distanza. Prima tutto questo non era possibile”. In questa data si vuole ricordare proprio questa grande possibilità di condivisione, ulteriormente avanzata anche grazie all’utilizzo dei social network.
Sonia Faseli
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