Balla la canzone “Man in the mirror“. È tutto suo zio. Jaafar Jackson, nipote di primo grado del Re del pop, appare nella foto ufficiale diffusa sui social dalla casa cinematografica Lionsgate. Sarà lui ad interpretare Michael Jackson nel biopic “Michael”, diretto da Antoine Fuqua, che uscirà in America il 18 aprile 2025. Un racconto biografico ma inedito della vita del cantante, in accordo con la famiglia, e c’è da scommettere che susciterà clamore e qualche scetticismo di troppo.
La prima foto di Jaafar, il nipote uguale a Michael
I fan hanno accettato l’interprete del Royal indiscusso della musica? Jaafar Jackson, classe 1996, è figlio di Jermaine, fratello di Michael (che negli Anni Sessanta ha fatto parte del gruppo “Jackson 5″ insieme ai fratelli Michael, Jackie, Tito e Marlon). Compare in uno scatto su Twitter/X, con gli stessi abiti indossati da zio Michael nell’esibizione di “Man in the Mirror” (durante il “Dangerous Tour: tra il 1992 e il 1993). T-shirt bianca aderente con scollo V, e sopra la camicia slacciata abbinata a pantaloni classici neri. E i capelli ricci raccolti in una coda bassa che mette in risalto il profilo. Si tratta di una prima foto del film “Michael“, che mette subito in evidenza l’incredibile somiglianza tra zio e nipote, scattata del fotografo Kevin Mazur. L’ultimo che documentò le prove e i tour di Jacko prima della scomparsa nel giugno del 2009.
Pubblicata sul profilo Instagram del giovane, un’altra foto subito diventata virale, in una posa iconica: ginocchia piegate, sulle punte. Fedelissimo all’originale, Jaafar stupisce il pubblico per le sue doti da ballerino e cantante. A quasi quindici anni dalla sua morte, per un’overdose di antidolorifici, tutto sembra riportare indietro alla straordinaria meticolosità del ballerino Michael. Con quella sua capacità di controllo e di velocità impareggiabile. Graham King produttore del film “Michael” (lo stesso di “Bohemian Rapsody” sulla vita di Freddie Mercury), pare essere appagato dopo la lunga ricerca per trovare la persona giusta per il ruolo della popstar. Più vicina di quel che credeva. «Ho incontrato Jaafar più di due anni fa e già allora ero rimasto stupefatto dal mondo in cui personifica lo spirito e la personalità di Michael», dice il produttore.
Jackson rivive in ogni passo di danza del biopic
Il film “Michael” è diretto da Antoine Fuqua (già regista di “Training Day”, “The Equalizer”, “L’ultima alba”, “I magnifici Sette“, “King Arthur“, “Attacco al potere – Olympus Has Fallen” e “The Guilty“), ed è scritto da John Logan (candidato per tre volte ai Premi Oscar, che ha firmato le sceneggiature di “Skyfall”, “Spectre”, e “Il Gladiatore” di Ridley Scott). Pochi sanno che Fuqua iniziò la sua carriera dietro la macchina da presa occupandosi dei videoclip di Prince, Lil’ Wayne, Toni Braxton e Stevie Wonder. Dunque, è molto sensibile alle performance dance, ai balletti storici di Jackson, che verranno fedelmente ricostruiti. Nel film si è cercato di riunire, il più possibile, lo stesso team di Michael per capelli, trucco, costumi, fotografia, coreografia, illuminazione.
Jaafar è anch’egli ballerino, cantante, e attore al suo primo importante ingaggio. Avrà le stesse movenze di Michael? Graham King non ha dubbi: «Con Jaafar, ogni sguardo, ogni nota, ogni mossa di danza è Michael». Dovrà però allenarsi con la sospensione sulla punta dei piedi (toe-stand), la “stretta” sul davanti con una mano “birichina”, e i calci con shake. E cercare di rifare la ‘creatura’ di Jackson: l’iconica danza, stile robot, con movimenti da invertebrati, in assenza di gravità, definita con una sola parola moonwalk (camminata sulla luna). Anche il regista Fuqua vedendolo ballare ha dichiarato sulla scia dell’entusiasmo: «Jaafar incarna Michael. Va oltre la somiglianza fisica. È lo spirito di Michael che emerge in modo magico. Bisogna viverlo per crederci». Il fotografo Mazur che ha lavorato ai tempi di Michael, ha detto: «Vedendo Jaafar esibirsi ho pensato ‘Wow, è Michael!’ Il modo in cui si muove, il suo comportamento, tutto in lui è Michael Jackson. Chiunque non abbia avuto la possibilità di vedere Michael esibirsi dal vivo durante la sua vita, deve sapere che è stato proprio così».
Michael messo a nudo, sarà verità nel film?
La mamma di Jaafar è Alejandra Genevieve Oaziaza, che prima di sposarsi con Jermaine Jackson, è stata fidanzata con il fratello più giovane, Randy. Mentre la fidanzata di Jaafar, da 8 anni, è la bella Maddie Simpson. Si vocifera anche, della benedizione di nonna Katherine al nipote al suo debutto: «È meraviglioso vederlo portare avanti l’eredità artistica della famiglia Jackson». I mitici Jackson saranno impersonati da Colman Domingo nei panni del padre Joe Jackson, Nia Long nella madre Katherine Jackson, Juliano Krue Valdi di appena nove anni (enfant prodige famoso per i suoi balli “alla Jacko”) è Michael da piccolo, e Miles Teller è l’avvocato John Branca.
Ancora non si hanno notizie, tenute scrupolosamente in riserbo, sul film, se e in che modo affronterà le molteplici accuse di abusi sessuali sui minori. Per le quali l’artista è stato processato e riconosciuto non colpevole nel 2003. Michael si è sempre dichiarato innocente, fino alla morte a 50 anni. Certo, l’annuncio che la pellcola verrà realizzata «in collaborazione con l’estate» (società di famiglia, con gli esecutori John Branca e John McClain, che gestisce e amministra il patrimonio del cantante), fa sorgere qualche dubbio sulla messa in video degli aspetti più cruenti della storia. Sembra che questo biopic, al centro di un caso mediatico ancor prima di vedere la luce, voglia mettere in risalto i tormenti della persona, e non tanto il personaggio. Scavando anche la parte più buia della sua esistenza, dalle ossessioni per la chirurgia estetica, finanche le tumultuose relazioni con i familiari.
Lo scandalo del biopic, è subito polemica sugli abusi
La disapprovazione più grande su “Michael“, è stata mossa da Dan Reed, autore del documentario “Leaving Neverland” (che risulta essere il terzo documentario più visto della HBO negli ultimi 10 anni, venduto ad oltre 135 canali televisivi in tutto il mondo), sulla vicenda dei presunti abusi sessuali della star, denunciati da Wade Robson e James Safechuck quando erano bambini. Reed, è ricorso ad una lettera aperta pubblicata sul “The Guardian“, in contestazione con il nuovo film che “glorificherà un uomo che ha stuprato dei bambini”. «Il mio obiettivo -dice Antoine Fuqua che conosce i rumors a Hollywood- è raccontare i fatti, la verità così come la conosciamo. Ed è per questo che io e Graham (King) ne parliamo costantemente, poi lasceremo che il pubblico prenda la propria decisione».
L’idea del film nasce dopo il successo a Broadway del musical “MJ“, campione di incassi al botteghino. In cui il giovane Myles Frost (classe 1999) che ha interpretato con grande successo Jacko, ha vinto il “Tony Award”. Si vuole replicare anche, il successo ottenuto dai film sulla vita delle celebrità, come “Bohemian Rhapsody”, “Rocketman”, e il recente “Elvis”. Tra polemiche incontrollate e l’attesa spasmodica dei fan, la sinossi ufficiale di “Michael” recita: “‘Michael’ offrirà al pubblico un ritratto avvincente e sincero dell’uomo brillante ma complicato che divenne il Re del Pop. Il film presenta i suoi trionfi e le sue tragedie su una scala epica e cinematografica, dalla sua umanità e lotte personali al suo innegabile genio creativo, esemplificato dalle sue esibizioni più iconiche. Come mai prima d’ora, il pubblico vivrà un’esperienza interna di uno degli artisti più influenti e pionieristici che il mondo abbia mai conosciuto.”
Federica De Candia
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