Era il 1999 quando andò in onda “Il ladro di merendine”, la prima puntata dell’ormai conosciutissima fiction il ‘Commissario Montalbano’. Chi l’avrebbe mai detto che quel personaggio, nato dalla penna del maestro Andrea Camilleri e personificato dal bravo Luca Zingaretti, avrebbe avuto un successo colossale? E pensare che lo scrittore siciliano aveva immaginato di scrivere solo un libro sulle sue indagini! Ad oggi abbiamo invece più di 60 volumi tradotti in 32 lingue da poter sfogliare e leggere quando e come vogliamo.

Acclamato in Italia, investito da un successo inimmaginabile , il Commissario Montalbano è ormai una garanzia che ha oltrepassato i confini italiani ed è sbarcato in molte parti del mondo. La serie tv è stata, infatti, venduta in ben 60 paesi e nell’anno passato è rientrato tra i dieci programmi più seguiti in Inghilterra.

La parola ‘Montalbano’, potremmo dire che ha ormai sostituito quella di  ‘spaghetti’ nel mondo. La fiction piace all’estero non solo per la trama ma anche e soprattutto per la sceneggiatura, regia, fotografia e per la bellezza dei luoghi che ne fanno da corollario. Il punto di forza è proprio quest’ultimo elemento, che, mescolato col resto degli elementi sopra citati,  la rende appetibile all’estero come mai nessun altra serie in passato. Quella sfumatura del dialetto siciliano inoltre, dà quel pizzico di familiarità e di genuinità tipica del nostro paese che tanto piace e incuriosisce gli stranieri.

Ragusa, Scicli, Modica,Comiso ,Vittoria, Ispica e Santa Croce Camerina, questi i maggiori comuni che assieme ad altri e a molte residenze private, hanno arricchito e fatto da cornice, alla fiction del Commissario Montalbano. Se dalla prima puntata andata in onda, nel 1999 i turisti a Ragusa erano poco più  di 157 mila, ad oggi, sono aumentati del 30% con una percentuale di presenze straniere che ha superato quasi quella degli italiani.

Barocco siciliano patrimonio dell’umanità, bellezza paesaggistica, tipicità del luogo, genuinità dei cibi e tanto altro ancora hanno fatto sì che la Sicilia sia diventata, grazie alla fiction, una “miniera d’oro”. Lo sanno bene i ragusani che ormai, dopo anni di ciak , si sono abituati al movimento continuo di gente straniera e non che visita i luoghi del Commissario, che vuole affacciarsi dal balcone della Casa sita a Punta secca e che vuole mangiare nel ristorantino affacciato sul mare, in cui è solito cenare Montalbano.

Il turismo in Sicilia ha subito un rilancio che mai nessuno si sarebbe aspettato da questa fortunata serie, tanto che oggi sono molti i comuni in terra sicula a contendersi anche un piccolo spazio sul set. Gli stranieri che arrivano in Sicilia per visitare quei luoghi visti nella fiction, rimangono ammaliati e rapiti dalle altre bellezze della regione. Dal loro arrivo a Messina, tappa obbligata per chi arriva in Sicilia, durante il viaggio che li porta a Ragusa, scoprono le altre ricchezze di una terra che ha sempre catturato l’attenzione di diversi popoli per la sua grande bellezza, fin dall’antichità. Che gioia ascoltare uno straniero che con il suo accento estero, si sforza a ripetere qualche vocabolo in siciliano e che elogia ed ammira una terra forse prima conosciuta solo per altri aspetti. Dobbiamo dire grazie a questa serie tv se la Sicilia è oggi, più che in passato, crocevia di turisti che con la loro presenza non stanno solo aumentando gli introiti della regione ma anche diffondendo un’immagine meravigliosa della nostra gente e dei nostri luoghi.

Rosanna Maurici

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