Dolomites: Cuore di Rovi è un’opera di Sara Simoni, scrittrice ormai non più emergente con alle spalle già la duologia fantasy-distopica composta da ll guardiano di Ys e La principessa di Ys. Dolomites: Cuore di rovi è il suo terzo romanzo. L’edizione letta è quella edita da Acheron Books (2021 – 330 pagine) che ringraziamo per la copia, ma soprattutto per il pregevole lavoro editoriale dietro a questo libro.

La trama in breve

Anno 515 d.C. Il Regnum Italiae è sotto il controllo del goto Teodorico, ad eccezione di Vaèl, la terra dei salvanes, un popolo non umano che ancora resiste all’invasore, almeno fino a quando la spietata Amala, figlia guerriera di Teodorico, non riuscirà a varcare le porte col suo esercito, sottomettendo la popolazione.

il giovane Dola, di aspetto umano ma cresciuto a Vaèl, sarà incolpato dell’accaduto, ma lui sarà disposto a tutto pur di dimostrare di essere ancora degno del Nesso, il sacro legame che unisce le anime dei salvanes, fino a imbarcarsi in un’impresa suicida. La sua occasione arriverà grazie a Ilde, l’altezzosa e fragile figlia del Re, che per egoismo ha perso l’unica arma in grado di proteggere il regno. Riusciranno i due a lasciarsi alle spalle l’inimicizia che da sempre li separa, per amore della loro patria? Tra alleanze e tradimenti, prende vita un’avventura che intreccia la storia alle antiche leggende delle Dolomiti.

L’autrice

Sara Simoni è nata nel 1992 in Trentino Alto-Adige ed è laureata con n Lettere classiche e Scienze e Tecniche della Comunicazione. Un percorso che l’ha portata a interessarsi di comunicazione in senso ampio dando sfogo a quell’innata predilezione per la narrativa fantastica intesa come chiave di lettura per interpretare il reale. Due volte semifinalista al Premio Campiello Giovani e vincitrice nel 2014 del Premio Chiara Giovani, ha frequentato i corsi di scrittura di Raul Montanari, Livio Gambarini, Agenzia Duca e Francesco Trento.

Dolomites: Cuore di Rovi – Commento personale

Un’opera di fantasia, indubbiamente, ma con tanti tratti e rifermenti storici reali, egregiamente amalgamati con quello che è il panorama folklorico trentino, come la Leggenda del Re nano Laurino e il suo Giardino delle Rose. Le vicende ruotano attorno ai tre protagonisti: Dola, Amalia e Ilde, i quali ben incarnano alcuni dei punti fermi del genere fantasy, ossia il guerriero (Amalia), la principessa egoista (Ilde) e colui che si trova tra due mondi, rinnegato da entrambi (Dola). Ognuno, dal proprio punto di vista, non è né buono né malvagio, ne un vincitore né un perdente e in questo l’autrice si dimostra estremamente abile nel riuscire a mantenere le individualità all’interno di una storia corale.

La forza è un sottile tema che ritroviamo sparso un pò per tutto il libro: la forza bruta di un conquistatore, la forza resiliente di un popolo, la forza di volontà da parte di coloro che dovranno salvarlo e la forza di ammettere i propri errori e lasciarsi il passato alle spalle, nonché la forza di scegliere da che parte stare… La forza di cambiare.

La forza di Sara Simoni è stata quella del coraggio, il coraggio di ambientare un fantasy in Italia, non a caso oggi lo possiamo leggere grazie ad una casa editrice coraggiosa come è appunto Acheron, la quale non è nuova a questo genere di scelte editoriali. Ma Sara non è solo coraggiosa, è anche brava, infatti il libro scorre e ci coinvolge nella storia sin da subito attraverso descrizioni vivaci e capitoli brevi ma incisivi. Voto 7,5

Dario Bettati

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