Esiste un luogo, sulla Terra, in cui gli abitanti di un’isola, guardando al di là del mare, possono vedere gli abitanti dell’altra isola..nel passato.
Oppure i secondi prendere la barca e raggiungere gli altri nel futuro!

Le Isole Diomede sono due terreni rocciosi che spuntano nel bel mezzo dello stretto di Bering, nel gelido confine tra l’estremo oriente russo e l’Alaska, punta occidentale degli Usa.
La Piccola Diomede appartiene amministrativamente agli Stati Uniti, mentre la Grande Diomede sul lato occidentale appartiene alla Russia.

(fonte: foto di Annie Claude Roberge)

I due Stati in questo arcipelago distano solo 3 km l’uno dall’altro ed è il punto più vicino tra Asia e America, tanto che durante le ere glaciali lo stretto, ghiacciandosi, emergeva dall’acqua creando un vero e proprio ponte tra i continenti chiamato Beringia. I primi esseri umani arrivarono nel continente americano attraversando questo passaggio naturale per poi spingersi verso il sud.
Scoperte intorno alla metà del XVII secolo, vennero esplorate definitivamente circa due secoli più tardi sotto l’Impero Russo che nel 1867 vendette agli Stati Uniti, oltre all’Alaska, anche la Piccola Diomede.

La particolarità di queste due isole sta nel fatto che nel lembo di mare che le separa passa la linea del cambiamento di data: sulla Diomede Russa si ha il fuso orario UTC +12, mentre sulla Diomede americana c’è UTC -9. La necessità dell’istituzione dei fusi orari ha portato i due continenti a differire di sole 3 ore ma in questo caso il conteggio va effettuato tenendo conto del cambio di data e cioè con la differenza di 21 ore da un’isola all’altra.

Linea del cambiamento di data tra le isole. (fonte: BBC.com)

I circa 150 abitanti divisi tra le due isole, quindi, vivono una situazione che è piuttosto paradossale: quando nella Diomede russa spunta l’alba, gli abitanti della Diomede americana vedranno la stessa alba, sì, ma…del giorno dopo!
Mentre gli isolani della grande Diomede potrebbero volgere lo sguardo ad est e vedere gli americani nel passato.
Oppure si potrebbe festeggiare il compleanno due volte consecutivamente: passare la notte in Russia, andare a dormire nella parte americana e fare di nuovo festa essendo ancora il giorno del tuo compleanno.

Peccato però che il clima non sia proprio mite a poche decine di km dal circolo polare artico, in più l’isolamento e la monotonia della vita a queste latitudini possono portare facilmente a stati di apatia e alla depressione, meglio restare chiusi in casa a guardare il futuro, o il passato, dalla finestra.

 

MIRO PATERNO’