Il decreto Rilancio diventa legge: ecco tutte le novità

decreto Rilancio

Il decreto Rilancio è diventato legge. Previsti interventi per 55 miliardi: super ecobonus al 110%, bonus auto, famiglie e partite Iva.

L’impatto del decreto Rilancio

Il decreto Rilancio è stato approvato ed è diventato legge

Sono state così approvate definitivamente le misure per il rilancio del lavoro, dell’economia e il rafforzamento della sanità.

La fiducia al governo è stata confermata dal Senato con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. 

Al voto hanno partecipato 280 senatori su 281 presenti. La maggioranza necessaria, quindi, era di 141.

Il decreto prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro, volti a limitare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore.

I nuovi bonus

Il provvedimento prevede una serie di novità, tutte introdotte a Montecitorio.

Tra queste troviamo il super ecobonus al 110% esteso alle seconde case e ad alcune realtà del terzo settore, al bonus rottamazione auto.

Cassa integrazione

Sono entrate nel decreto legge anche le 4 settimane di cig-Covid previste da un altro decreto legge, insieme alla proroga per i contratti a termine e a una serie di misure di sostegno per il comparti del tessile, della moda, delle fiere e del “wedding planning”.

Credito d’imposta per gli affitti commerciali

È stato stabilito che il credito d’imposta per gli affitti degli immobili a uso non abitativo potrà essere ceduto dal conduttore al locatore, con un conseguente “sconto” sul canone mensile.

Il bonus affitti commerciali, invece, viene esteso anche per i negozi con ricavi o compensi superiori a 5 milioni, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso.

Le tasse

Il testo prevede, poi, un significativo taglio Irap.

Gli Enti locali potranno ridurre le aliquote e le tariffe di entrate tributarie e patrimoniali fino al 20%, a condizione che i pagamenti siano effettuati attraverso domiciliazione bancaria.

Bonus rottamazione 

Il bonus rottamazione auto scatterà il 31 agosto e sarà utilizzabile fino a fine anno per acquisti di automobili nuove.

Questo bonus vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40 mila euro

Per auto ibride o elettriche l’incentivo arriva a 10 mila euro per le elettriche e a 6.500 per le ibride

Per moto e motorini elettrici o ibridi, invece, l’ecobonus nel 2020 sale fino a 4 mila euro in caso di rottamazione di un vecchio due ruote. 

Senza rottamazione l’incentivo sarà al massimo di 3 mila euro.

3 miliardi per Alitalia

Nel decreto sono previsti 3 miliardi per la capitalizzazione pubblica della nuova Alitalia e la proroga di due anni delle concessioni già in essere per la gestione dell’attività degli aeroporti.

I fondi per la ripresa della scuola nel decreto Rilancio

Il testo non tralascia i fondi per la ripresa delle scuole a settembre, a cui sono destinati oltre 1,6 miliardi.

Il decreto istituisce inoltre un «Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19» da 977,6 milioni di euro, presso il ministero dell’Istruzione, per la ripartenza e con l’obiettivo di contenere il rischio sanitario. 

Per assicurare la ripresa delle attività scolastiche il decreto incrementa, poi, di 331 milioni di euro il Fondo destinato al funzionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2020/2021. 

Sono poi aumentati i posti per i concorsi ordinario (+8.000) e straordinario (+8.000) per la scuola secondaria di I e II grado banditi a fine aprile. 

I posti, quindi, saranno 32 mila per lo straordinario e 33 mila quelli dell’ordinario.

A questi concorsi si aggiunge quello previsto per la scuola dell’infanzia e della primaria, anche questo bandito a fine aprile, per un totale di 78.000 posti a concorso per la scuola.

Bonus vacanze

Il bonus vacanze è un credito d’imposta utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per i pagamenti di servizi turistici sul territorio nazionale.

Viene elargito a famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro ed è pari a un massimo di 500 euro per nucleo familiare. Sarà usufruibile per l’80% come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore del servizio.

Il restante 20% è invece usufruibile come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi della famiglia.