Kabir Bedi ha reso noto la morte del figlio Siddharth, morto suicida a soli 25 anni nel 1997. Nato dal primo matrimonio con Protima Bedi, dotato di un’intelligenza geniale e laureato in Informatica, il ragazzo si tolse la vita perché gravemente malato di schizofrenia. Il racconto nel programma di Rai1 è stato toccante:

Mio figlio Siddharth si è tolto la vita perché era schizofrenico. Questa è una malattia terribile perché ha effetti su persone giovani, geniali. Nessuno sa quali sono le cause, non esistono le cure. All’epoca le medicine per tenerla sotto controllo non funzionavano molto bene. Lui sentiva che nulla aveva più significato, non sentiva più il sapore del cibo. Quello che vedeva in televisione o che leggeva sui libri non aveva più senso. In un momento di lucidità, mi ha detto che voleva togliersi la vita

Kabir Bedi ha raccontato di aver fatto di tutto per impedire il tragico gesto del figlio Siddharth : “Ho parlato con lui, e ho chiamato la squadra di prevenzione suicidi a Los Angeles. Ma alla fine, lui ha deciso di togliersi la vita, perché non poteva più vivere così. Bisogna rispettare la sua decisione. Oggi le cure e la prevenzione sono migliori”. Il dolore è ancora forte, anche se è mitigato dai ricordi felici:

Non c’è dolore più grande per un genitore che perdere un figlio. Il momento più bello che ricordo è quando si è laureato, era il numero uno al mondo. Quel giorno era molto felice, dopo qualche mese è cambiato. Prima abbiamo pensato alla depressione, poi ci siamo resi conto che era schizofrenia. Non soffrono solo le persone malate, anche le loro famiglie soffrono molto. Durante quegli episodi non era mio figlio, era un’altra persona.

“Avevo 3 figli, ora ne rimangono 2. Ho perso mio figlio Siddharth, soffriva di schizofrenia”. Era il 1997 quando, a soli 26 anni, il figlio di Kabir Bedi si tolse la vita. L’attore ha deciso di raccontare il suo dramma a Domenica In.

“Non c’è dolore più grande della perdita di un figlio” commenta Bedi, noto per aver interpretato il ruolo di Sandokan , “e questa tragedia è ancora più grande quando questo figlio è brillante. La schizofrenia è una malattia incredibile perché colpisce soprattutto tra i 20 e i 25 anni, soprattutto uomini, persone molto sensibili”.

L’infanzia di Kabir Bedi: «Ero il figlio di due genitori incredibili: mia madre era inglese, mio padre indiano, studiavano insieme a Oxford e li univa il desiderio di aiutare i poveri e combattere il colonialismo. Papà discendeva del fondatore della religione sikh, ma rinunciò alle sue ricchezze e andammo a vivere in capanne senza luce, senza acqua, per solidarietà alla popolazione. Mia madre finì in prigione perché guidava le manifestazioni di Gandhi. Papà è stato un filosofo, ha scritto libri, è stato un guaritore. Mia madre divenne una suora buddista del più alto grado: fu lei a insegnare l’inglese ai Lama, così che il buddismo si diffondesse nel mondo. Sono stati scritti tre libri su di lei». Nel corso della sua carriera ha interpretato ruoli in centinaia di film, e fra le tante scene girate anche una particolarmente pericolosa, quella in 007: «Ho rischiato la pelle solo girando Il corsaro nero : il galeone affondò e stavo per annegare nei miei stivali».

Siddharth come detto in precedenza, era il figlio di Kabir Bedi. Intelligenza geniale, era laureato in informatica.La sua vita è stata distrutta dalla schizofrenia. Come ha raccontato il padre in un’intervista a Vieni da me, si è tolto la vita a soli 25 anni.