Il doppio attacco in Afghanistan è firmato Isis

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Di Redazione Metropolitan

Sale il bilancio delle vittime del duplice attacco in Afghanistan sferrato lunedì 30 aprile dall’Isis, che lo ha rivendicato. Le ultime notizie parlano di 29 morti e 49 feriti per il doppio avvenuto nel quartiere centrale di Shash Darak a Kabul, dietro l’ambasciata statunitense ed il quartier generale della Nato. Molte vittime anche tra i giornalisti. Nella provincia meridionale di Kandahar, intanto, un altro attentato ha ucciso 11 bambini di una scuola coranica.

Marai vittima attacco in Afghanistan
Sha Marai, tra i giornalisti vittime del doppio attacco a Kabul credits: Ansa

Nell’attacco in Afghanistan sferrato dall’Isis si contano almeno 9 i giornalisti uccisi e altri 6 feriti nell’attentato di ieri mattina, lunedì 30 aprile, a Kabul. Lo riferisce il Comitato per la sicurezza dei giornalisti afghani (Ajsc). Un portavoce del ministero della Sanità ha precisato che le vittime ed i feriti sono stati trasferiti negli ospedali di Wazir Akbar Khan e Emergency.

Ma, seppure si contano molte vittime tra reporter e operatori media, i giornalisti non sono gli unici ad essere stati colpiti dall’attacco dell’organizzazione jihadista salafita. L’ultimo bilancio parla infatti di 29 morti e 49 feriti e di molti soccorritori, accorsi per la prima delle esplosioni, morti durante il secondo attacco. E, come sempre in questi casi, potrebbe salire ancora.

Attacco in Afghanista: la rivendicazione dell’Isis e le nuove minacce

Dunque, l’Isis ha rivendicato il duplice attentato. In un comunicato, pubblicato dalla sua agenzia di stampa Amaq, si dichiara che l’operazione ha causato “fra 90 e 100 morti”. Tra questi, nove (per ora) i giornalisti, fotografi e cameramen che hanno perso la vita ieri.
Il duplice attentato realizzato nel centro di Kabul ha causato anche il ferimento di altri sei operatori dei media. Organi di stampa internazionali Media internazionali hanno sottolineato come la seconda esplosione mirasse soprattutto ad uccidere i cronisti accorsi per la prima.

Tra i giornalisti morti in Afghanistan, anche Shah Marai. Capo della redazione locale dell’agenzia AFP, con i suoi scatti pubblicati in tutto il mondo, Marai ha documentato per oltre vent’anni il conflitto nel Paese. E mentre a Kabul si sono tenuti i funerali di questo straordinario reporter e fotografo, tra le 29 vittime del duplice attentato di lunedì 30 aprile rivendicato dall’Isis, arrivano nuove minacce da parte dell’organizzazione jihadista. 

Duplice attacco in Afghanistan dell'Isis
Un’immagine del luogo del secondo attacco in Afghanistan rivendicato dall’Isis credits: Ansa

L’Isis, infatti. ha lanciato nuovi appelli per compiere attentati durante il Ramadan. L’omicidio durante il Ramadan non sarebbe infatti considerato come una violazione della Sacra Scrittura, ma un obbligo in rispetto alla nuova rivisitazione moderna della teologia islamica.

Attacco in Afghanistan: a Kandahar colpita una scuola coranica

Al duplice attacco in Afghanistan si è poi aggiunta l’attacco suicida di un kamikaze nella provincia meridionale afghana di Kandahar. L’uomo si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio della Nato. Qasim Afghan, portavoce della polizia locale, ha indicato che l’esplosione ha causato il ferimento di cinque soldati romeni, ma ha investito la scuola coranica uccidendo undici studenti che si trovavano al suo interno.

Federica Macchia