Il futuro dell’acqua sanitaria domestica: dall’impianto solare a quello delle biomasse

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Di Redazione

Molte case di oggi dovranno con il tempo adeguarsi a modifiche strutturali importanti, imponenti e costose. Questo, perché non soltanto le recenti direttive dell’Unione Europea dopo gli accordi di Parigi lo prevedono, ma perché molte delle cose che oggi usiamo sono destinate a scomparire. Per esempio, con il tempo il boiler o lo scaldabagno a gas non saranno più installati. E allora cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi decenni? Che le energie rinnovabili sono e saranno una realtà sempre più marcata nelle nostre abitazioni non è una novità. Molto probabilmente lo saranno, tuttavia, ancora di più le case autosufficienti, che giù in alcune nazioni sono una realtà, vedi per esempio cosa dice a tal proposito questo approfondimento.

Il sistema di acqua sanitaria dall’energia solare

Per certo, specie nelle regioni mediterranee e in quelle insulari, laddove la presenza del sole è costante per più di sei mesi, l’energia solare è già una soluzione in rapida crescita. Per cui molti condomini o proprietari privati nel momento in cui decidono che è il momento di rinnovare o sistemare il tetto, ormai pensano a soluzioni diverse da quelle finora utilizzate. Certo è pur sempre bene tenere a mente, nel caso di lavori sul tetto, di queste utili indicazioni, ma ancora più importante è adeguarsi ai tempi e fare un salto di qualità. Come? Pensando proprio a un impianto fotovoltaico. Questa azienda leader nell’installazione di impianti fotovoltaici per Catania e provincia potrebbe essere la soluzione ideale per modificare strutturalmente il proprio sistema energetico domestico. Un tipo di impianto che assorbendo la luce del sole consenta sia il riscaldamento dell’acqua sanitaria e sia quello dell’abitazione. Con costi, che per merito dell’attuale bonus solare 2024, possono essere dimezzati e con un vantaggio non indifferente per un impianto che può durare almeno trenta anni.

Il sistema della pompa di calore

Se, purtroppo le condizioni climatiche non sussistono, bisogna pensare ad altre soluzioni. In futuro sicuramente gli scaldabagni a metano non ci saranno più, così come non troveremo più le caldaie a metano, mentre resisteranno quelle elettriche. L’alternativa che si prospetta e che ha un impatto ecologico minore di quelli attuali sono gli scalda acqua a pompa di calore. Questo sistema può essere alimentato direttamente da fonti rinnovabili. Nel caso di un sistema a pannelli solari o fotovoltaici dall’energia trattenuta da questi oppure se non c’è un impianto solare direttamente dall’energia elettrica prodotta dalla propria rete.

Il sistema della caldaia a biomassa

Se invece si vive in montagna o a ridosso delle foreste più avanti in futuro probabilmente i sistemi di riscaldamento di acqua sanitaria saranno con caldaie a biomassa. In questo caso specifico ci si riferisce a caldaie che dai residui del legno, del pellet, del cippato e dagli scarti industriali bruciano questi elementi generando calore e quindi l’acqua sanitaria può così riscaldarsi.

Acqua sanitaria: la temperatura ideale

Qualunque sia la fonte che produce il metodo per riscaldare l’acqua di uso comune nelle nostre case è sempre bene ricordare che l’Unione Europea indica come temperatura preferibile un massimo di 48° più una tolleranza di cinque gradi. Questo per non ritrovarsi con un caro bolletta esoso e per non fare danno all’ambiente stesso. Non costa nulla, facciamolo tutti!