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Settembre 11, 2024, mercoledì

Il Liverpool e un esito quasi scontato: ci sono margini per battere Klopp?

Non è stato un sorteggio particolarmente fortunato per l’Inter, che agli ottavi di finale di Champions League incontrerà il Liverpool. La gara di andata è in programma a San Siro il 16 febbraio, mentre il ritorno si giocherà l’8 marzo ad Anfield Road. Una sfida dal sapore europeo, che da tanti anni mancava all’Inter e che fa riassaporare vecchi ricordi, ormai sbiaditi dopo anni. I nerazzurri affronteranno un avversario che si può eufemisticamente definire “ostico” e su cui sarebbe comunque necessario soffermarsi per comprenderne la forza. Probabilmente solamente il Bayern Monaco avrebbe costituito una compagine ancora più imbattibile per la squadra di Inzaghi, che adesso dovrà prepararsi per questa complicatissima sfida. Ci sono i margini per sperare nel passaggio del turno?

La “corazzata” Liverpool

Potrebbe risultare difficile, per quanto sia scontato, spiegare quanto sia difficile affrontare una squadra come il Liverpool, ma i numeri e la tattica possono essere un valido supporto. La fase a gironi è stata condotta magistralmente dalla squadra di Jurgen Klopp: sei vittorie su sei partite, con 17 gol fatti e 6 subiti. Sostanzialmente una lezione di calcio impartita alle contendenti, sfociata in un dominante primo posto. I Reds hanno affrontato tre compagini con caratteristiche e status differenti tra loro, imponendo sempre il proprio stile e dominando sul terreno di gioco. In Premier League il Liverpool è altrettanto impressionante: secondo in classifica a un punto dalla vetta, con il miglior attacco del campionato (45 gol fatti) e la terza miglior difesa (12 gol subiti).

Nel segno di Jurgen Klopp

Al suo settimo anno al Liverpool, si può dire che Jurgen Klopp sia riuscito a dare un’impronta ben precisa. Stagione dopo stagione, la crescita dei Reds, sia in campionato che in Champions, è stata costante, fino a culminare nel successo europeo del 2019. La grande rivoluzione tattica portata nel calcio dall’allenatore tedesco, nel segno del “gegenpressing“, vede probabilmente nel Liverpool la sua creatura più completa. La ricerca immediata del recupero del pallone una volta perso, porta i Reds a rendersi sempre pericolosi. La maturità raggiunta però da Klopp ha portato a un’evoluzione della sua tattica, sempre incentrata sul gioco verticale, ma che vede anche una discreta alternanza con il palleggio. In questo senso è necessario menzionare l’acquisto di un centrocampista come Thiago Alcantara e un dato che fornisce direttamente l’UEFA: il Livepool è la seconda squadra di questa Champions League per percentuale di possesso palla.

La varietà tattica dei Reds potrebbe quindi essere davvero l’arma in più, che consente di essere sempre una delle compagini più difficili da affrontare. La presenza di bravissimi palleggiatori in tutti i reparti è un dato che consente sempre di poter dominare l’avversario; Firmino e Diogo Jota in attacco, il già menzionato Thiago insieme a Henderson e i due terzini, Alexander-Arnold e Robertson, senza considerare Van Dijk, permettono di poter tenere il pallone e indirizzare a proprio piacimento l’andamento della partita. Le soluzioni non si esauriscono qui per Klopp, che con due velocisti come Manè e Salah, abili a giocare nello spazio e con medie realizzative impressionanti, è in grado di far male anche a campo aperto. Risulta quindi difficile comprendere quali siano i punti deboli di questa compagine, completa e con lo status da candidata al successo finale.

Il Liverpool ha punti deboli?

Il Milan contro il Liverpool non è riuscito a giocare, soffocato dal ritmo impressionante dei ragazzi di Klopp, che anche con un ampio turnover hanno dominato una delle squadre più apprezzate del nostro campionato. L’Inter presenta sicuramente maggiore maturità europea rispetto ai rossoneri, sebbene diverse caratteristiche potrebbero farci pensare che sarà complicato mettere in difficoltà i Reds. Sarà importante approfittare delle situazioni in cui il Liverpool sarà in pressione e si scoprirà nel reparto arretrato, provando a sfruttare gli spazi. La capacità di difendere a campo aperto dei due centrali di Klopp sicuramente non rende questa come la soluzione definitiva, ma può costituire uno dei punti deboli. Più che dire che non sarà una passeggiata, sarebbe opportuno parlare di una salita molto ripida: per i più pessimisti, di una vera e propria scalata.

Francesco Ricapito

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Credits: Facebook Liverpool FC

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