Quale sarà il futuro del make up? In teoria ce lo potrebbe già rivelare l’intelligenza artificiale applicata al beauty, insieme ad un progetto illuminante di L’Oreal: l’AI vorrebbe trasformare i consumatori in modelli virtuali per un’esperienza di acquisto online sempre più inclusiva e personalizzata.
Make up e intelligenza artificiale: il futuro inclusivo del beauty
Il futuro del make up? L’intelligenza artificiale. A rivelarlo è il progetto di tre studenti francesi che hanno vinto il concorso globale di innovazione L’Oréal Brandstorm. L’obiettivo è utilizzare una nuova tecnica che combina la realtà aumentata e il concetto di deepfake per mettere gli utenti al centro di tutte le sessioni di test online, senza trascurare le sottigliezze del tono della pelle o altre caratteristiche, e il tutto con una resa il più possibile realistica. Non possiamo negare quanto la pandemia abbia chiaramente accelerato le vendite online nel settore della bellezza. Sebbene i consumatori non abbiano affatto abbandonato i negozi, ora possono godere di un’esperienza ibrida e personalizzata, sia online che di persona.
Come funzionerà il make up del futuro?
Disponibile presso numerosi marchi di trucco e colori per capelli, il test virtuale consente agli utenti di provare online tutti i tipi di prodotti, tra cui fondotinta, rossetti e ombretti. A quanto pare, la tecnologia esercita un grande fascino, anche se alcuni consumatori lamentano una certa mancanza di precisione, potenzialmente legata a una scarsa illuminazione o a una fotocamera di qualità media.
Questa osservazione ha spinto tre studenti della scuola di economia ESSEC di Cergy, in Francia, a superare i limiti della tecnologia per consentire al maggior numero possibile di persone di godere di un’esperienza di shopping online che combini personalizzazione, inclusività e realismo. Tutto questo si basa sull’intelligenza artificiale, attraverso una combinazione di realtà aumentata e arte del deepfake.
A volte visto come una minaccia se usato in modo improprio, a volte visto come un’incredibile innovazione, nel caso della prova virtuale del make up, questo tipo di immagini iperrealistiche trasforma il consumatore in un modello virtuale, diventando letteralmente il volto delle proprie esigenze e preferenze di bellezza.
Un volto iperrealistico grazie al deep fake: diventeremo modell* all’occorrenza
Più concretamente, il progetto URMODEL, realizzato dalle studentesse francesi Inès Flammant, Marie Landrevie e Sophie Martinez, prevede l’utilizzo delle due tecnologie sopra citate per consentire a chiunque abbia un telefono cellulare a diventare una vera e propria modell* sui siti di e-commerce, in modo che il suo volto diventi quello delle modelle che è abituato a vedere al momento dell’acquisto di un prodotto di make-up, il tutto con una rappresentazione il più possibile realistica. Grazie a questa tecnica, tutte le tonalità e le caratteristiche della pelle possono essere prese in considerazione durante una sessione di test online, senza il timore di acquistare la tonalità o la gamma di prodotti sbagliata.
Anche se non ancora accessibile ai consumatori, questo progetto ha fatto vincere alle tre giovani donne il concorso internazionale L’Oréal Brandstorm, i cui risultati sono stati annunciati alla fiera Viva Technology di Parigi. Hanno partecipato non meno di 30.000 squadre provenienti da oltre 70 Paesi e solo 10 sono rimaste in corsa per la finale.
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