
Arriverà nelle sale italiane il prossimo 6, 7, 8 giugno il nuovo appuntamento della grande arte al cinema: Il mio Rembrandt della regista olandese Oeke Hoogendijk che ambienta il film nel mondo degli Antichi Maestri con un mosaico di storie avvincenti in cui la passione sfrenata per i dipinti di Rembrandt porta a sviluppi drammatici e colpi di scena inattesi.
Il mio Rembrandt: un “dramma shakespeariano” che appassiona amanti dell’arte e del cinema
Mentre collezionisti d’arte come Eijk e Rose-Marie De Mol van Otterloo, l’americano Thomas Kaplan e lo scozzese Duca di Buccleuch mostrano il legame speciale che hanno con i “loro” Rembrandt, il banchiere Eric de Rothschild mette due Rembrandt in vendita, innescando una dura battaglia politica tra il Rijksmuseum e il Louvre. Il film segue anche l’aristocratico mercante d’arte olandese Jan Six sulle tracce di due “nuovi” dipinti di Rembrandt: uno snervante viaggio di scoperta che pare la realizzazione del suo più grande sogno d’infanzia. Ma quando è accusato di avere violato l’accordo con un altro mercante d’arte, il suo mondo collassa.
Seguendo tutte queste storie, il film mostra cosa rende il lavoro del pittore olandese così speciale e perché le sue opere tocchino le persone tanto profondamente. Dopo il successo del pluripremiato documentario The New, la regista di Rijksmuseum (2014), Oeke Hoogendijk, affronta nuovamente un grande soggetto per raccontarci una storia che parla di e per gli amanti dell’arte.
Il mio obiettivo era creare un dramma shakespeariano, mostrando i personaggi principali con ogni possibile elemento umano (…). Devo molto alla fiducia e al candore dei miei protagonisti che – per quanto diversi possano essere i loro mondi – condividono un dettaglio cruciale che li ha tutti in pugno: la febbre di Rembrandt. Non è l’artista in persona, ma la loro passione per lui che gioca il ruolo principale. La domanda che rimane dopo aver visto il film non è «Cosa facciamo oggi con l’eredità di Rembrandt?», quanto piuttosto: «Cosa c’entra con noi l’eredità di Rembrandt?».
Oeke Hoogendijk