L’accademia svedese prosegue con l’assegnazione dei premi Nobel. Questa mattina, ad aggiudicarsi quello per la letteratura è la scrittrice francese Annie Ernaux “per il coraggio e l’acume clinico con cui ha svelato le radici, le rimozioni e i limiti collettivi della memoria personale”.
Chi è Annie Ernaux?
Classe 1940, originaria della Normandia, cresciuta in una famiglia umile, Annie esordisce nel 1974 con la pubblicazione de Gli amori vuoti. Sempre durante gli anni ’70 ha militato nel movimento femminista e parallelamente ha insegnato lettere moderne in un liceo. Sebbene l’82enne scrittrice francese abbia sempre sostenuto di essere “fuori dai circuiti della letteratura”, il suo nome è da anni presente fra i candidati al premio. I romanzi dell’Ernaux hanno tutti una caratteristica comune: partendo da riferimenti autobiografici della scrittrice, riescono a rispecchiare perfettamente l’identità collettiva, in particolare quella femminile. I leitmotiv della sua produzione letteraria riguardano il rapporto con il sesso, l’aborto e la maternità; ma non mancano tematiche altrettanto importanti come la politica, il lutto e la figura paterna.
Dal romanzo L’evenement (2000), in cui si racconta la storia di una ragazza che cerca di abortire quando l’aborto era ancora illegale, è stato tratto il film La scelta di Anne, premiato con il Leone d’Oro al festival di Venezia 2021. Prima di ricevere il Nobel, Annie vantava già diversi premi come il Marguerite Yourcenar alla carriera nel 2017, il premio Hemingway per la letteratura nel 2018. Il suo romanzo più celebre intitolato Gli anni, le è valso il premio Marguerite Duras, il François Mauriac, il Prix de la langue française e il Premio Strega europeo del 2016.
Rossella Di Gilio
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