Sabato Donald Trump è tornato per un comizio elettorale nello Stato del Carolina del Nord, dove l’ex presidente si sta confrontando con un pasticcio che lui stesso ha creato in questo stato cruciale per la campagna.

Il candidato repubblicano a governatore, Mark Robinson, che Trump ha ripetutamente paragonato a Martin Luther King Jr., ha rifiutato di ritirarsi dalla corsa entro la scadenza di giovedì, ignorando le richieste in tal senso della NAACP, dei comitati editoriali dei quotidiani della Carolina del Nord e di alcuni repubblicani del Congresso.

Tutto è raccontato in un rapporto della CNN che descrive in dettaglio la sua storia di commenti sulla bacheca di un sito porno. Robinson, l’attuale vicegovernatore della Carolina del Nord, si è definito un “NAZI nero”, ha espresso sostegno al ripristino della schiavitù, ha fatto ripetuti commenti sessuali espliciti e altro ancora.

La vicepresidente Kamala Harris, ha lanciato un nuovo spot televisivo venerdì, che collega Trump a Robinson: è la prima volta che la campagna di Harris utilizza uno spot per mettere in confronto l’ex presidente con un candidato di basso rango.

Lo spot non menziona i commenti offensivi di Robinson sul forum dedicato ai messaggi pornografici, ma alterna gli elogi passati di Trump a Robinson con alcuni commenti anti-aborto del candidato repubblicano a governatore, tra cui il sostegno appunto di Robinson a un divieto di aborto in tutto lo Stato che non preveda eccezioni.

Lo spot si apre con una clip di Trump che definisce Robinson “un incredibile vicegovernatore” e si riferisce a lui come “meglio di Martin Luther King”, subito dopo un un video di Robinson che dice: “Per me, non ci sono compromessi sull’aborto” e “Potremmo approvare una legge e dire: ‘Non puoi abortire in North Carolina per nessun motivo'”.

Paragonare Trump con Robinson (che secondo i sondaggi è molto indietro rispetto al procuratore generale democratico Josh Stein nella corsa a governatore) è una strategia per Kamala Harris che sta cercando di ottenere 270 voti del Collegio elettorale che potrebbero includere quattro stati della Sun Belt: Arizona, Georgia, Nevada e Carolina del Nord.

Quindi, il disastro politico di Robinson, potrebbe danneggiare seriamente le possibilità di Trump in uno degli stati chiave più combattuti e importanti? Gli elettori di Trump sono estremamente leali al loro candidato, quindi non è detto che se disdegnano Robinson non voteranno per l’ex presidente. E i democratici, a loro volta, hanno più volte pensato che la Carolina del Nord fosse pronta per essere scelta nelle recenti elezioni, solo per poi ostinatamente rimanere rossa. Tuttavia, qualsiasi calo dell’affluenza repubblicana potrebbe essere significativo in una corsa che al momento è testa a testa. E le implicazioni sono enormi, poiché la Carolina del Nord potrebbe aprire una via di fuga verso la Casa Bianca per Harris nel caso in cui perdesse uno degli stati del Blue Wall, ovvero Pennsylvania, Wisconsin o Michigan.