Il reato universale di maternità surrogata si prepara per la Camera: “Legge folle e fantapolitica”

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Di Alessia Spensierato

Il “reato universale” contro la maternità surrogata, fortemente voluto da Giorgia Meloni, criticato dall’opposizione e irriso dai giuristi, ha concluso l’esame degli emendamenti in Commissione Giustizia e si prepara ad approdare in Aula alla Camera il 19 giugno.

È stato approvato in particolare un emendamento della maggioranza che prevede la punibilità dei soli cittadini italiani. Le opposizioni hanno votato contro. Il via libera formale, con il mandato al relatore dopo il parere delle altre Commissioni, sarà dato la prossima settimana

“La commissione – ha detto la relatrice Carolina Varchi (Fdi) – ha concluso il voto degli emendamenti alla proposta di legge. Grazie al testo riformulato noi estendiamo la punibilità a tutte le condotte commesse all’estero e questo disincentiverà il ricorso a questa pratica, con ciò fermando il turismo procreativo e più in generale quel mercato che si è formato, di cui la recente fiera a Milano è testimonianza”.

“La posizione del governo è di assoluta condanna di ogni forma di surrogazione di maternità, in quanto forma di commercializzazione della genitorialità, lesiva della dignità della donna e dei diritti dei bambini”, ha sottolineato il ministro per la Famiglia, la natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella.

“La surrogazione di maternità – ha aggiunto il ministro Roccella – è una procedura che si realizza mediante forme contrattuali rigide e vessatorie, necessariamente di tipo commerciale: anche le forme cosiddette ‘altruistiche’ spesso mascherano pagamenti in forma di rimborsi spese e/o indennità e prevedono comunque sempre l’obbligo per la donna di cedere il figlio ai committenti. Col risultato peraltro paradossale che in questi casi spesso sono solo le donne a ricevere eventualmente meno soldi, perché l’attività dei centri di fecondazione artificiale, le consulenze legali e contrattuali e le biobanche richiedono comunque lo stesso pagamento”.

Abnorme, fantapolitica, follia sono gli aggettivi che si stringono intorno a questa proposta che vorrebbe vietare in Italia ciò che è già vietato (la legge 40/2004) ma che punta ad allargare la punibilità del reato anche se compiuto da un italiano all’estero.

Il reato universale di maternità surrogata. Zan (Pd): legge folle, la priorità della destra è limitare diritti

«L”a priorità della destra è limitare i diritti. Pnrr, alluvione, asili, inflazione vengono dopo, forse. Ora la loro urgenza è attaccare le famiglie arcobaleno e i loro figli: la corsa forsennata in commissione giustizia per una legge folle lo dimostra. Continueremo a opporci” Lo sostiene su Twitter Alessandro Zan, responsabile diritti del Partito democratico, in riferimento al ddl sulla maternità surrogata. “La gpa è una pratica che mi vede fermamente contraria: rappresenta una violenza verso il corpo della donna e una commercializzazione dell’essere umano” , scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria Valente. “La proposta della destra è però una legge “bandierina”, pasticciata sul piano giuridico, che rischia solo di esporre i bambini alla solitudine e all’assenza di qualsiasi forma di tutela o rete di protezione, mancando nel nostro Paese una buona e giusta legge sulle adozioni. Proprio per questo condivido totalmente l’appello rivolto al Parlamento dalla Rete No gpa. Dobbiamo dire No a questa pratica e sostenere iniziative internazionali, le uniche davvero utili per la sua messa al bando. Dobbiamo dare, al contempo, risposte giuridiche certe all’interno del nostro ordinamento nell’interesse dei minori”.